Fa sempre un certo effetto vedere Sven Goran Eriksson a Firenze. A lui è legata la qualificazione in Uefa dell’88-89 allo spareggio con la Roma (rete decisiva di Pruzzo). Era la Fiorentina di Baggio e Borgonovo, frizzante e simpatica. «Sono sempre legato a questa splendida città — dice mentre alla stazione di Santa Maria Novella attende di salire su un taxi — mio figlio abita qui e sono venuto a trovarlo». Per la Fiorentina resta il sentimento d’affetto. «Sta vivendo una brutta stagione, ma la squadra si salverà. Ne sono convinto». Ma nel vederlo qui è difficile non pensare a lui come prossimo allenatore dei viola: «No — risponde — sono qui solo in vacanza. La Fiorentina troverà con calma il suo allenatore».
Eriksson a Firenze:| 'Ma sono solo in vacanza'