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    Emre Can: 'Juve come una famiglia, supereremo l'Ajax. Allegri è divertente, ma a volte non lo capisco'

    Emre Can: 'Juve come una famiglia, supereremo l'Ajax. Allegri è divertente, ma a volte non lo capisco'

    Non sarà presente alla Johan Cruijff ArenA per una distorsione alla caviglia subita contro il Milan,ma Emre Can "gioca" in anticipo Ajax-Juventus ai microfoni di Dazn: "Fino a questo momento è andato tutto bene con la Juve, ma non abbiamo ancora vinto nulla. Vogliamo vincere lo scudetto e la Champions League, in particolare la voglia di alzare quella coppa è tantissima nel club e nell’intera città. Le rivali sono forti, ora affronteremo l’Ajax che ha eliminato il Real, ma noi siamo un gruppo forte e se tiriamo fuori le nostre qualità sono sicuro che raggiungeremo le semifinali".

    SUL LIVERPOOL - "Klopp era deluso quando ha saputo che sarei andato via da Liverpool. Gli ho spiegato però che volevo una nuova avventura e ha capito. Sapeva che non era una scelta contro di lui o contro il club, ma semplicemente per una nuova sfida alla Juventus. Mi sento ancora con lui e sarò sempre grato a Liverpool".

    SU CR7 - "L’effetto Ronaldo è enorme, sulla città, sul club e sul campionato, tutti parlano di lui. Ma tutti parlano del grande giocatore, per me conta la persona prima di tutto e lui è molto amichevole, un ragazzo con i piedi per terra".

    SU ALLEGRI - "È un maestro di tattica e trova sempre nuove soluzioni, in ogni partita. Cambia disposizione in ogni gara, cura ogni dettaglio. Come persona inoltre è divertente anche se onestamente lo capisco poco, perché è toscano e parla un dialetto molto difficile da capire, si mangia un sacco di parole. Allenamento? Mi sono già lamentato degli allenamenti di Klopp, ma qui ci tocca correre di più".

    SULLA GERMANIA - "Sono rimasto deluso dalla mancata convocazione, ma farò di tutto per convincere il ct".

    SU KHEDIRA - "A volte dimentichiamo che nella vita ci sono cose più importanti del calcio, è stato uno choc per tutti quando siamo venuti a sapere dei suoi problemi cardiaci. Io non ho vissuto un periodo semplice, ma il club mi ha supportato e ora mi sento bene. La Juve è come una famiglia".

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