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Emre Can dice tutto: rimpianto dalla Juventus, amato da Allegri, cacciato da Sarri, adesso sarebbe oro
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"Ci sono così tante persone che parlano sempre e dicono che non sono così bravo. Ora devono stare zitti e vedermi in finale", aggiunge il centrocampista tedesco.
CON ALLEGRI - Anche in Italia, dove Emre Can ha giocato dal 2018 al 2020 con la maglia della Juventus, il classe 1994 di origine turca ha avuto estimatori e non. Arrivato a parametro zero dal Liverpool nell'estate del 2018, Emre Can per Massimiliano Allegri ha rappresentato una certezza: per lui nella stagione 2018-19 si contano 37 presenze e 4 gol, con il top raggiunto nella sfida degli ottavi di finale di ritorno di quell'edizione della Champions League, nel 3-0 in rimonta sull'Atletico Madrid (dopo il ko per 2-0 all'andata), con Cristiano Ronaldo mattatore.
CON SARRI - Con l'arrivo di Maurizio Sarri nella stagione successiva, le cose cambiano, ed Emre, le cui caratteristiche di gioco non vengono apprezzate dall'allenatore appena arrivato dal Napoli, fa le valigie e, a gennaio, saluta Torino dopo aver raccolto, nella sua seconda stagione, solo 8 presenze e nessun gol. Il trasferimento al Borussia Dortmund avviene prima in prestito oneroso per 1 milione di euro, e poi a titolo definitivo con un riscatto di 18 milioni pagato dai gialloneri alla Juventus.
LA VENDETTA SOCIAL - Il fatto che Sarri sia stato la causa principale dell'addio di Emre Can alla Juventus viene confermato nel giorno del suo esonero da parte della Juventus, al termine della stagione 2019-20: quel giorno Emre Can sui social mette un like alla notizia ufficiale dell'esonero del tecnico.
IL RIMPIANTO - Ora, a soli 30 anni, Emre si ripropone come uno dei centrocampisti più forti d'Europa per quanto riguarda il rendimento in questa stagione, e per la Juventus, i cui problemi a centrocampo sono evidenti, a questo punto si tratta di un vero e proprio rimpianto.