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Empolimania: una batosta inaspettata, per la salvezza manca la matematica
Le cose non son andate per niente così e se togliamo il calcio rigore una conclusione di Asllani da fuori nel primo tempo, rimane ben poco della produzione offensiva azzurra. È vero, da quando Andreazzoli ha messo a posto la fase difensiva (tre gol incassati nelle 5 gare prima di Udine) qualche pareggio è arrivato, in una striscia di risultati senza vittoria ora salita a 16, ma la squadra non sembra avere più la forza né la convinzione di schiacciare l’avversario e costringerlo a difendersi per lunghi tratti del match. Se poi, oltre a questa inclinazione viene a mancare anche la tenuta difensiva come accaduto a Udine, allora fare risultato diventa una mission impossible contro chiunque. La scossa che si è data ieri la Salernitana potrebbe rendere più movimentate le ultime giornate, visto che peraltro i campani devono recuperare due incontri, ma anche se il nome di Davide Nicola mette i brividi ai tifosi azzurri (Crotone 2017), anche solo credere a una clamorosa appare difficile. In ogni caso fa specie, dopo 4 mesi senza vincere, vedere quel +12 dalla zona retrocessione e se l’Empoli porterà a casa la salvezza lo deve solo e soltanto a quel girone d’andata giocato evidentemente al di sopra delle proprie possibilità.