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    Empolimania: una batosta inaspettata, per la salvezza manca la matematica

    Empolimania: una batosta inaspettata, per la salvezza manca la matematica

    • Carlo Alberto Pazienza
    Ci si aspettava una partita aperta, tra due squadre tranquille che potevano esprimersi senza preoccuparsi troppo del risultato, vista la posizione di classifica più che serena. L’Udinese in questo senso ha davvero rispettato le attese, giocando alla sua maniera e dimostrando un’invidiabile brillantezza offensiva che la sta rendendo la squadra più prolifica della parte finale di campionato. Tutto ciò che invece è mancato all’Empoli, o meglio che le continua a mancare, perchè nonostante una salvezza praticamente certificata (manca solo matematica) la squadra di Andreazzoli non riesce più a sbloccarsi. La mole di gioco non è mancata, così come le conclusioni verso la porta, ma il risultato racconta sufficientemente bene l’effettiva pericolosità portata alla difesa avversaria dalle squadre. A Udine ci si aspettava una gara sulla stessa falsa riga di quelle viste nel girone d’andata, con un Empoli sbarazzino capace di attaccare con continuità e una buona pericolosità l’area di rigore avversaria. 

    Le cose non son andate per niente così e se togliamo il calcio rigore una conclusione di Asllani da fuori nel primo tempo, rimane ben poco della produzione offensiva azzurra. È vero, da quando Andreazzoli ha messo a posto la fase difensiva (tre gol incassati nelle 5 gare prima di Udine) qualche pareggio è arrivato, in una striscia di risultati senza vittoria ora salita a 16, ma la squadra non sembra avere più la forza né la convinzione di schiacciare l’avversario e costringerlo a difendersi per lunghi tratti del match. Se poi, oltre a questa inclinazione viene a mancare anche la tenuta difensiva come accaduto a Udine, allora fare risultato diventa una mission impossible contro chiunque. La scossa che si è data ieri la Salernitana potrebbe rendere più movimentate le ultime giornate, visto che peraltro i campani devono recuperare due incontri, ma anche se il nome di Davide Nicola mette i brividi ai tifosi azzurri (Crotone 2017), anche solo credere a una clamorosa appare difficile. In ogni caso fa specie, dopo 4 mesi senza vincere, vedere quel +12 dalla zona retrocessione e se l’Empoli porterà a casa la salvezza lo deve solo e soltanto a quel girone d’andata giocato evidentemente al di sopra delle proprie possibilità

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