Empolimania: si poteva fare di più contro questo Chievo
Carlo Alberto Pazienza
Se da un lato c'è la soddisfazione per aver portato a casa un punto da una trasferta sempre ostica (chiedere alla Juve per conferma), dall'altro c'è il rammarico perché i punti, con un po' più di cattiveria e brillantezza là davanti, potevano diventare tre. Potrebbe essere questa una breve sintesi del match pareggiato per 0-0 dall'Empoli a Verona a contro il Chievo. Partita giocata discretamente dalla squadra azzurra che però è mancata nel fattore più importante: il gol. Dopo un primo tempo assolutamente noioso, in cui entrambe le squadre badavano più a difendersi che a farsi male, l'Empoli ha alzato il ritmo nella ripresa riuscendo a creare qualche palla gol. Grida ancora vendetta l'occasione sciupata da La Gumina, che messo davanti al portiere da Caputo spara addosso da Sorrentino. Il gol gli azzurri lo avevano anche trovato, se non fosse per l'intervento del VAR utile ad annullare (giustamente) la rete di Caputo pescato in fuorigioco. Però oltre a questo c'è stato poco altro a livello offensivo, insufficiente per uscire dal Bentegodi con la vittoria e per imporsi con regolarità in Serie A. Troppo poco per non riuscire a battere una squadra presa a pallonate dalla Fiorentina una settimana fa e che aveva già incassato nove gol in due gare. Da questo risultato ci sono comunque alcuni aspetti positivi da tenere in considerazione: il risultato, che fa morale e che permette all'Empoli di guadagnare un punto prezioso per la lotta la salvezza; la condizione atletica, con gli azzurri che si sono mostrati ancora una volta dinamici e brillanti per tutti i novanta minuti. Infine i ricambi all'altezza: quest'anno Andreazzoli ha a disposizione una rosa completa e coperta da ruoli doppi in tutti i reparti. Basti vedere che quando il tecnico ha dovuto sostituire Antonelli dopo una manciata di minuti per infortunio, ha potuto inserire Pasqual, non l'ultimo arrivato, giocatore di sicuro affidamento che nonostante l'età riesce sempre a dare il suo contributo. Lo stesso vale per gli altri reparti, un aspetto che alla lunga potrebbe fare davvero la differenza.