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    Empolimania: un cuore che non smette mai di battere, Cambiaghi lo spacca partite

    Empolimania: un cuore che non smette mai di battere, Cambiaghi lo spacca partite

    • Carlo Alberto Pazienza
    Se una settimana fa ci avessero detto che l’Empoli avrebbe iniziato il 2023 con due punti in altrettante partite, per di più in trasferta, sicuramente non ci avremmo creduto. Ci saremmo accontentati di uno, ma qualora ne fossero arrivati zero non ci saremmo contrariati più di tanto. Già, perché l’Empoli che perde a Udine e Roma contro la Lazio può anche rientrare nell’ordine delle cose, ma evidentemente di ordinario questa squadra ha davvero ben poco. Non può che essere definito straordinario, infatti, il senso di abnegazione di questo un gruppo, un vero e proprio spirito di sopravvivenza che lo sta spingendo verso risultati assolutamente inattesi. Francamente non mi viene un altro termine per descriverlo meglio: spirito di sopravvivenza, inteso come la capacità di restare sempre dentro la partita, senza mai darsi per vinti, contro qualunque avversario in qualsiasi situazione di punteggio. Quest'anno la squadra ha mollato solo una volta, nella trasferta dello Stadium contro la Juventus finita con un pesante 4-0; contro le altre big, la squadra ha sempre dato la sensazione di potersela giocare fino alla fine. Giusto dire che nell’impresa dell'Olimpico c’è un buon 70% di responsabilità della Lazio, che è calata drasticamente e che si è fatta sorprendere ingiustificatamente. Zanetti però è stato bravo ad annusare “l’odore del sangue” e a capire che con un paio di cambi giusti avrebbe potuto rimettere tutto in discussione. 

    L’Empoli non ha una rosa di primissimo livello, ma in attacco le alternative ce l’ha e di valore: così Zanetti non ci ha pensato due volte a buttare dentro due attaccanti come Cambiaghi e Bajrami per due centrocampisti difensivi come Grassi e Fazzini, oltre che inserire Pjaca al posto di Satriano. La freschezza dei nuovi innesti ha mandato in tilt la difesa biancoceleste, che in occasione del 2-1 si è fatta clamorosamente sorprendere da un calcio d’angolo a favore. Un contropiede avviato da Bajrami, valorizzato da Cambiaghi e concluso alla grande da Ciccio Caputo. Proprio Cambiaghi si è rivelato l’uomo decisivo di questo incontro, ancora una volta subentrando dalla panchina. Era già successo con la Cremonese e in quell’occasione gli bastarono pochi secondi per lasciare il segno. Il classe 2000 si sta rivelando un'arma preziosa per Zanetti, soprattutto per la sua capacità di aumentare la velocità della manovra azzurra anche in pochi minuti di impiego. Il 2-2 è stato un colpo da maestro di Marin, finalmente incisivo con una sua specialità: il tiro da fuori. Adesso gli azzurri avranno 7 giorni pieni per riposarsi e per preparare al meglio la sfida più importante di questo inizio di 2023: il 16 al Castellani arriva la Samp, gara che gli azzurri potranno affrontare senza troppe pressioni ma con la consapevolezza di giocarsi un bel pezzo di salvezza.

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