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Empolimania: un altro derby da sogno, continua l’effetto del talismano Levan…
E anche la vittoria di ieri, un trionfo di cuore, grinta, sacrificio e personalità è firmato dal campano che oggi come allora guida, dalla panchina, i suoi ragazzi. C’è proprio lui dietro la prima vera impresa di questa tribolata stagione. Dopo la gara dell’andata, dopo il pareggio contro il Pescara preceduto da ben 7 sconfitte consecutive, nessuno avrebbe pensato ad un successo in trasferta nella gara più sentita dell’anno.
I numeri impietosi (una vittoria, 4 pareggi, 10 sconfitte e solo 6 reti realizzate) delle gare in trasferta non lasciavano presagire nulla di buono, nemmeno ai tifosi azzurri più ottimisti. Martusciello invece ci credeva, perché ha tenuto unita la squadra e le ha dato motivazioni ed energie che neanche i calciatori stessi pensavano di avere.
L’abbraccio collettivo a fine gara e la festa sotto il settore ospiti dello stadio Franchi ne è la riprova: a dispetto di chi credeva che la squadra non seguisse più il suo allenatore e rimanesse a galla solo grazie alle disavventure altrui.
Stavolta invece l’Empoli ci ha creduto, non si è fatta travolgere dalla reazione avversaria dopo il pareggio, ha stretto i denti e alla fine, anche con un po’ di indispensabile fortuna, è riuscita a compiere un’impresa che riscrive un’altra pagina di storia.
Anche il pareggio sarebbe stato un grande risultato, ma questa vittoria, oltre che a spingere nuovamente a -5 il Crotone (mai domo, neanche a Torino), rialza il morale della squadra e serve a cancellare paure e insicurezze per una situazione diventata quasi drammatica.
La strada è ancora lunga e l’obiettivo è tutto da conquistare, l’Empoli però ha lanciato un messaggio importante: la squadra è viva e vuole mantenere la categoria, per cui farà di tutto, lottando con le unghie e con i denti fino all’ultimo minuto del campionato, per riuscirci.
Infine una curiosità legata al ritorno di Levan: il rientro in squadra del georgiano, dalla panchina con il Pescara e da titolare con la viola, ha conciso con la fine del digiuno di punti dopo 7 sconfitte consecutive nelle quali era mancato per infortunio. Una sorta di talismano, visto che con il numero 9 in campo tra dicembre e febbraio gli azzurri avevano conquistato ben 12 punti in 8 gare…