Getty Images
Empolimania: con l'Inter prestazione eroica, grazie di tutto Mancuso
Qui si potrebbe aprire un capitolo filosofico su come interpretare queste situazioni, magari provando a difendere il risultato piuttosto che cercare di arrotondarlo. E come valutazione ci starebbe anche, ma l'Empoli di Andreazzoli non è così e questo è lo stesso atteggiamento che la squadra ha avuto per esempio contro la Fiorentina e contro la Lazio, dopo aver segnato qualche minuto prima già un’altra rete. L’Inter alla fine il 2-2 l’ha trovato con una vera magia arrivata però dall’uomo che non ti aspetti, Ranocchia, autore di un’acrobazia da album Panini. Ai supplementari il canovaccio è stato più o meno il solito, con i nerazzurri in grado di inserire Sensi, già con le valigie in mano, mentre Andreazzoli sia trovato costretto a buttare nella mischia il 2003 Fazzini, che assolutamente non ha sfigurato, al posto di un esausto Asllani (2002 e ne sentiremo parlare). Ed è stato proprio Sensi a risolvere la gara con un gol da campione, un’azione nata da un brutto disimpegno di Romagnoli che lì, filosofia di gioco a parte, una bella spazzata stile oratorio poteva pure provare a farla. Insomma, alla fine tutti contenti: gli azzurri che escono a testa alta e si regalano un’altra serata sotto i riflettori in un tempio del calcio italiano; l’Inter che, seppur con molta sofferenza passa il turno; e Mediaset, che non perde una big per il prosieguo della Coppa Italia e può concentrare sui tesserati nerazzurri tutte le attenzioni del post partita, visto che per le interviste non è stato considerato nessun calciatore o dirigente azzurro, né è stato considerato il fallo netto su Bandinelli che sul punteggio di 0-0 avrebbe potuto consegnare un calcio di rigore agli azzurri. Chiudo questo intervento con un saluto a Mancuso, che nelle prossime ore firmerà il suo nuovo contratto col Monza e dice addio a Empoli dopo 41 gol in 91 partite. Quest’anno ha avuto poco spazio e non ha avuto modo di dimostrare di essere tagliato per la massima categoria, ma resterà sempre nel cuore dei tifosi azzurri per essere stato il trascinatore di un’altra promozione e l’autore del gol che è valsa la prima storica vittoria in trasferta sulla Juventus