Empolimania: un’altra impresa per chiudere una stagione da favola
Carlo Alberto Pazienza
Come nelle favole. È il titolo di una canzone di Vasco Rossi del 2016, ma è anche lo slogan scelto dall’Empoli per etichettare questa stagione per la quale stiamo davvero finendo gli aggettivi. Un'annata un po’ sulle montagne russe, tra gli alti, altissimi della prima parte di campionato e i bassi del girone di ritorno, ma che nel complesso non può che essere giudicata positivamente. Gli azzurri sono stati la sorpresa della stagione: per i risultati, per la qualità del gioco, per i talenti che hanno messo in mostra. È vero, c’è stata anche una lunghissima serie di risultati senza vittoria che poteva far pensare al peggio, ma, per come si è sviluppata la stagione, neanche il più pessimista dei tifosi azzurri ha avuto la sensazione che la squadra rischiasse di retrocedere. Eccezion fatta per la Salernitana, che ha saputo in qualche modo tirarsi fuori dalle sabbie mobili, le altre avversarie non sono riuscite a trovare quella continuità di risultati che sarebbe servita per accorciare in classifica e mettere paura ad Andreazzoli. Agli azzurri quest’anno le cose semplici non sono piaciute, così hanno aspettato di ritrovare il Napoli per tornare ad esultare per i tre punti e certificare una salvezza che aritmeticamente era già arrivata da qualche settimana. E siccome una stagione così non poteva chiudersi in modo banale, i ragazzi di Andreazzoli hanno voluto mettere anche la ciliegina sulla torta. Ne ha fatto le spese l’Atalanta, che dopo 3 qualificazioni consecutive in Champions dice addio dell’Europa anche a causa della sconfitta incassata ieri sera (vincere non sarebbe comunque stato sufficiente per via della vittoria della Fiorentina sulla Juventus). La Dea ha dominato in lungo e in largo, calciando verso la porta azzurra addirittura 40 volte. Per Vicario però, fresco di convocazione in Nazionale per lo stage di Mancini, ancora non era il momento di pensare ad andare in vacanza: così il portiere azzurro ha deciso di rovinare la festa nerazzurra respingendo addirittura 9 conclusioni. Un’altra prestazione a 8 in pagella che ha permesso all’Empoli di restare sempre in partita. Poi, alla prima ripartenza utile, c’ha pensato Leo Stulac a mettere la firma su un’altra impresa azzurra con un missile finito all’incrocio. Nel finale la squadra di Gasperini ci ha provato, senza però riuscire a far crollare il muro azzurro. Finisce così una stagione da favola, con 41 punti e le vittorie da libro dei ricordi con Napoli (andata e ritorno), Juventus allo Stadium, Fiorentina e appunto all’Atalanta. Quasi dispiace non vedere questi ragazzi in campo domenica prossima: adesso palla alla dirigenza che dovrà mettersi subito al lavoro per costruire un Empoli competitivo anche nella stagione 22/23.