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    Empolimania: un’altra beffa nel finale, la squadra può crescere ancora!

    Empolimania: un’altra beffa nel finale, la squadra può crescere ancora!

    • Carlo Alberto Pazienza
    Due settimane dopo, sono ancora contrastanti le sensazioni del giorno dopo. Ancora una volta infatti, proprio come successo nel turno pre-sosta contro il Genoa, la beffa arriva nel finale, al termine di una gara ben giocata e ben interpretata dagli uomini di Andreazzoli. Il Verona si è confermata la squadra più in forma del campionato, capace di conquistare il nono risultato utile nelle ultime 10 gare, in cui spiccano i 5 successi consecutivi casalinghi. Eppure l’Empoli a frenare questa striscia di successi ci era andato vicino, anzi, vicinissimo. È vero” vicino conta a bocce”, direbbero in Toscana, ma visto che il risultato di positivo non ha niente, resta l’ennesima ottima prestazione della squadra. Il Verona ha fatto la partita, ha tirato e tenuto la palla di più, ma le occasioni da gol più importanti l’hanno avute gli azzurri. La traversa di Henderson che ha sfiorato il più clamoroso dei gol dell’ex e la deviazione di Pinamonti dentro l’area nel primo tempo, la conclusione ravvicinata di Bajrami e un’altra buona chance non capitalizzata da Bandinelli nella ripresa. A fare la differenza alla fine è stato un tiro deviato di Tameze con Vicario già pronto a respingere la conclusione: di fatto, come ha giustamente sottolineato Andreazzoli nel dopo gara, quello che è mancato all’Empoli.

    Nonostante l’amarezza per il risultato (il punto perso di ieri si va ad aggiungere ai due lasciati al Castellani prima della sosta contro il Genoa), c’è la soddisfazione di aver fatto un’altra buona partita, di aver giocato alla pari con un’ottima squadra e di non aver rinunciato mai ad esprimere il proprio gioco. Poi c’è da dire che il tecnico ha avuto meno possibilità di manovra e di operare dalla panchina rispetto al solito: nella serata di domenica 6 giocatori e 3 membri dello staff hanno accusato un virus gastrointestinale, situazione che ha inevitabilmente condizionato la tenuta fisica e mentale della squadra. Nel finale Andreazzoli ha dovuto inserire un altro difensore, Ismajli, andando a snaturare completamente l’assetto e l’atteggiamento della squadra, che inevitabilmente si è abbassata lasciando più campo e libertà di manovra al Verona. I gialloblù hanno attaccato ma senza impaurire più di tanto Vicario, fino ad arrivare alla conclusione di Tameze deviata, ulteriore beffa, dal migliore in campo: Sebastiano Luperto. Nessun dramma dunque: il punto in futuro potrebbe pesare, oggi però l’Empoli si gode una situazione di classifica soddisfacente e ancora priva di pressioni. Il Genoa, che occupa la terzultima piazza, è a distanza di sicurezza (-7), ma evidentemente bisogna tornare a far punti il prima possibile. Magari a partire dal derby con la Fiorentina di sabato prossimo: un’altra partita per testare forza e maturità di una squadra che può crescere ancora.

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