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    Empolimania: tutto bene, risultato a parte

    Empolimania: tutto bene, risultato a parte

    • Nico Raffi
    Anche se non è arrivata la terza vittoria consecutiva, l'Empoli può sorridere per la prestazione sciorinata contro l'Atalanta. La squadra di Sarri ha dimostrato di essere in grado di proporre gioco e di creare numerose occasioni da rete anche contro formazioni chiuse, poco propense a lasciare spazi e votate alla difensiva come la compagine bergamasca vista al "Castellani". Una prova in controtendenza rispetto a quanto si è sentito spesso dire a proposito della formazione toscana, etichettata come una squadra capace di esprimersi al meglio soltanto quando trova avversari che lasciano giocare ed offrono spazi nei quali infilarsi per pungere di rimessa. Se alla fine è l'Empoli che avrebbe le ragioni maggiori per rammaricarsi per il pareggio a reti bianche di domenica, paradossalmente è proprio l'Atalanta, diretta concorrente alla salvezza capace di uscire imbattuta dalla trasferta toscana, la squadra che deve preoccuparsi di più per il non-gioco espresso contro gli azzurri

    Dopo le vittorie con Lazio e Parma, l'Empoli ha dimostrato di attraversare un momento molto positivo sul piano del gioco, della velocità, della brillantezza e della condizione fisica. A centrocampo ha funzionato praticamente tutto, con il solito Valdifiori a prendere possesso delle redini della linea mediana, illuminando con razionalità e senso geometrico la manovra azzurra, con Croce, abile a proporre costanti incursioni e accelerazioni tra le maglie avversarie e con un Vecino in grande crescita sul piano della tecnica, della personalità e del coraggio della giocata individuale. Un'altra grande intuizione di Maurizio Sarri quella rappresentata dall'uruguagio, capace fin da subito di interpretare al meglio gli schemi e i movimenti voluti dal tecnico valdarnese e di calarsi con grande abnegazione nella realtà empolese. Il centrocampo azzurro, schierato a tre, ha vinto quasi tutti gli scontri individuali nella fascia centrale di mezzo facendo pesare la superiorità numerica nei confronti dei dirimpettai nerazzurri Carmona e Cigarini, costantemente in affanno nelle fasi di filtro e di impostazione.  

    Altro aspetto assai positivo è che, dopo la doccia di gol subiti da Cagliari, Sassuolo e Juventus, l'Empoli ha incassato una sola rete nelle ultime tre gare. Un'insospettabile solidità difensiva che trasmette fiducia e ottimismo e che, nello stesso tempo, sorprende visto che la formazione toscana è squadra costruita sulla qualità, impostata per attaccare e imporre il proprio gioco e poco incline a difendersi con calcolo e pragmatismo. La nota lieta del reparto offensivo è data dalla freschezza e dalla vitalità di un Massimo Maccarone che, a dispetto dei suoi 35 anni, continua a sacrificarsi tantissimo, andando in pressione sugli avversari e vestendo efficacemente i panni del rifinitore. Un lavoro dispendioso che, necessariamente, gli toglie un pò di lucidità nella battuta a rete. Se l'Empoli riuscirà a trovare la via della rete con maggior incisività e concretezza, l'impressione è che la strada intrapresa dagli uomini di Maurizio Sarri sia davvero quella giusta. 
     

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