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    Empolimania: timidi segnali di miglioramento, Andreazzoli deve lavorare tanto

    Empolimania: timidi segnali di miglioramento, Andreazzoli deve lavorare tanto

    • Carlo Alberto Pazienza
    Chi si aspettava un Empoli subito sfrontato e offensivamente frizzante, sarà rimasto deluso. Aurelio ha avuto solo 5 giorni per lavorare, per cui si può pretendere poco, ma la squadra ha davvero poche idee. Serve parecchio lavoro”. Per l'approfondimento settimanale sulla squadra azzurra, riparto dalla pagella del nuovo”vecchio” allenatore dei toscani scritta dopo il match di ieri con l’Inter. Giunto al terzo capitolo della sua avventura a Empoli, in questa stagione Andreazzoli sarà chiamato a un’impresa che a oggi sembra quasi una missione impossibile. Per carità, tempo ce n’è e ci sono oltre 90 punti in palio, ma è evidente che il cambio di rotta, netto rispetto al recentissimo passato, non può far altro che spazzare via gli ultimi granelli di un’eredità, quella della passata stagione, che sembrava poter servire come base per costruire la terza storica salvezza consecutiva dell’Empoli in Serie A. Invece, alle porte di ottobre e con già 5 partite diventate materiale per l'almanacco, gli azzurri restano fanalino di coda del campionato con zero punti ma soprattutto zero gol segnati. Un dato che rappresenta un clamoroso record negativo: l’Empoli infatti è la prima squadra della storia che non è stata in grado né di conquistare punti né di segnare nelle prime 5 gare stagionali di un campionato di Serie A. Insomma, peggio di così era difficile immaginarselo e sicuramente peggio di così non si può fare. 

    Nonostante il cambio in panchina, non era certo lecito aspettarsi una decisa scossa contro l’Inter, in questo momento la squadra più forte e più in forma del campionato. "Ingiocabile" per molte, figuriamoci per una formazione “malata” come quella azzurra. Sicuramente Andreazzoli è riuscito a trasmettere grinta e cattiveria e da questo punto di vista il gruppo una reazione l’ha fatta vedere. A livello tecnico però c’è da lavorare e molto: il trainer massese dovrà ricostruire una mentalità offensiva e inventarsi meccanismi di gioco che con Zanetti in panchina erano praticamente spariti. La squadra ha una buona base, ma sicuramente a livello tecnico è peggiore della formazione che due stagioni fa con Andreazzoli aveva, a tratti, incantato mezza Serie A, con i vari Pinamonti, Bajrami, Di Francesco, Parisi, Zurkowski. Oggi ci sono Cambiaghi e Baldanzi, pure Ranocchia sembra avere un piede educato e una giusta predisposizione: sarà da loro tre che Andreazzoli dovrà tirare fuori il massimo per rimettere in piedi una stagione che sta prendendo davvero una brutta piega. Come detto l’Inter in questo momento è di un livello troppo superiore, ma anche se la squadra si è difesa bene qualcosina in più dal punto di vista offensivo se lo aspettavano tutti. L’occasione buona per rialzare la testa però è dietro l’angolo, perchè mercoledì si torna in campo per il turno infrasettimanale e al Castellani arriva una squadra se non è in crisi come l’Empoli poco ci manca: la Salernitana, come gli azzurri ancora a secco di vittorie in stagione. Un match dal quale è impensabile uscire senza punti: dopo due partite storte contro Verona e Monza e le tre sfide impossibile con Juve, Roma e Inter, il tempo delle scuse è finito per davvero.

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