Getty Images
Empolimania: salvi con tre giornate d’anticipo, chi l’avrebbe detto ad agosto?
Il gruppo ha saputo dimostrare il proprio valore attraverso una filosofia di calcio lontana anni luce da quella che aveva permesso ad Andreazzoli di festeggiare un anno fa per lo stesso motivo. Anche quest’anno hanno avuto ragione società e staff mercato, che hanno puntato su un allenatore e su un gruppo di giocatori che non solo hanno rispettato le attese, ma che le hanno addirittura superate. In pochi, anche i più affezionati tra i tifosi azzurri, avrebbero immaginato un'annata di questo spessore, senza particolari affanni e con identità ben definita che ha iniziato a portare risultati sin da subito. Il cambio in panchina, la rivoluzione in attacco, la perdita di top player come Pinamonti e Asllani prima, e Bajrami poi, infatti, lasciavano poco spazio agli ottimismi. L’Empoli però ha trovato nuove risorse, si è attaccato a nuove certezze, inedite per certi versi (vogliamo parlare dei 9, dico 9, clean sheet?), che si sono rivelate vincenti. Un risultato minimo per alcuni, un vero e proprio Scudetto per la società di Corsi. D’estate si ripartirà a programmare e a costruire, con la consapevolezza che qualche altro giocatore di talento lascerà la Toscana: fino ad allora però, è giusto che gli azzurri si godano il momento, puntando a chiudere il campionato con il solo intento di togliersi altre soddisfazioni nelle ultime tre sfide in programma, due delle contro due big del campionato (Juve e Lazio, entrambe al Castellani), che di obiettivi da raggiungere ne hanno e come.