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Empolimania: retrocessi a testa altissima, solo applausi per giocatori e staff tecnico
Per le analisi e per i processi ci sarà tempo, ma alla squadra e allo staff tecnico vanno solo fatti applausi e complimenti. La squadra è “morta” da viva e non si è mai snaturata. Nell’ultimo mese alcuni giocatori hanno cambiato passo, tirando fuori energie che forse nemmeno pensavano di avere. E allora cosa è mancato? Sicuramente la fortuna: nonostante gli sforzi degli azzurri, capaci di vincere tre partite consecutive, l’ultima giornata ha presentato una serie di condizioni sfavorevoli ed assolutamente imprevedibili. Come l’Inter obbligato a giocarsi l’accesso in Champions proprio all’ultima giornata; o lo scontro diretto tra Fiorentina e Genoa, alle quali, con la sconfitta dell’Empoli a San Siro, sarebbe bastato un pareggio per festeggiare la salvezza. E così stato: al Franchi è andato in scena uno spettacolo indecoroso, con le due formazioni che si sono aspettate convinte che prima o poi il gol dell’Inter sarebbe arrivato. Ma è il calcio e chi lo ha giocato almeno una volta, comprende senza difficoltà questo tipo di atteggiamento. E poi è mancata la cattiveria e la determinazione nel raccogliere qualche punto in più negli scontri diretti. Con Chievo, Genoa, Spal, Udinese e Bologna, nel girone di ritorno gli azzurri hanno raccolto un punto. Ecco perchè non è certo a San Siro che l’Empoli ha perso la sua salvezza.