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    Empolimania: questione di modulo? Anche sì

    Empolimania: questione di modulo? Anche sì

    • Paolo Lazzari
    “Non è questione di modulo, ma di atteggiamento”: quante volte abbiamo sentito questo mantra rimbalzarci in testa? Gli allenatori lo ripetono alla noia e anche mister Giampaolo non ne è esente. Già, il modulo conta eccome, perché se non hai i giocatori adatti a schierarsi in un certo modo hai voglia di buttare sangue in campo.


    Così, in questi intensi giorni divisi a metà tra sudore da ritiro ed un mercato che finalmente inizia a sbloccarsi, mi è venuto in mente che forse una certezza granitica su come disporsi in campo, in casa Empoli, non c’è. Sì perché Giampaolo, discepolo ossequioso ma non troppo del 4-3-1-2, prova spesso in allenamento il 3-5-2. La domanda allora mi è sorta spontanea: i calciatori dell’Empoli sono in grado di deglutire a dovere questo cambiamento? 


    Certo, gli acquisti di alcuni prospetti come Costa e Bittante lasciano pensare che, all’occorrenza, si possa anche andare in quella direzione. Le punte non ne risentirebbero troppo e potrebbero godere di qualche cross in più. Chi gioca regista non sembrerebbe mortificato, anche perché continuerebbe a piazzarsi basso davanti alla difesa. Ma Saponara? Immolare il suo straripante talento sull’altare di un modulo studiato per rinsaldare la compattezza della squadra non pare la migliore delle idee.  Il nuovo assetto lo costringerebbe ad abbassarsi troppo in fase di ripiegamento e, in generale, ingabbierebbe la sua capacità di spaziare tra le linee. Ecco perché il 3-5-2 continuerà ad essere (a patto che il trequartista resti) la scelta di riserva del mister. Questione di moduli? Anche sì
     

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