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Empolimania: nel segno di Baldanzi, adesso serve continuità
Oltre ai risultati, infatti, quello che è mancato all’Empoli di Zanetti, sicuramente quest’anno ma forse un po’ anche l’anno scorso, è stata un’identità ben definita. Scegliendo il tecnico veneto, la società aveva optato per un calcio più conservativo, meno votato all’attacco e al rischio. Concetti invece cari, carissimi ad Aurelio Andreazzoli, a cui sono bastati 90’ per convincere i suoi nuovi calciatori a cambiare registro. Lo testimonia, tra le altre cose, il pressing che al minuto 85’, in vantaggio 1-0, gli uomini offensivi azzurri hanno portato alla difesa della Salernitana nella propria area di rigore: una vera e propria svolta rispetto al passato. Il successo con i campani non deve illudere troppo, perché di strada ne va percorsa ancora parecchia e, nonostante la buona volontà, la squadra a tratti è sembrata un po’ confusionaria. Del resto Aurelio ha guidato cinque, forse sei allenamenti e in questo momento davvero non gli si può chiedere di più. Una cosa però ce la si deve aspettare: maggiore continuità. Dopo tre partite impossibili con Juventus, Roma e Inter, è arrivato il successo con la Salernitana e a seguire ci saranno le sfide a Bologna, Udinese e Fiorentina. Tre partite in cui affinare credo tattico e meccanismi, ma da cui sarà indispensabile ricavare punti che già iniziano a pesare.