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Empolimania: mercato senza botti, El Kaddouri ok per il post Saponara ma poco altro
È stato un mercato di aggiustamenti, a correzione di alcune scelte estive che si sono rivelate sbagliate, per non dire fallimentari. Vedi Gilardino, che per altro non sta trovando spazio nemmeno a Pescara; vedi Maiello, completamente fuori dalle rotazioni di Martuisciello già da settembre (spedito al Frosinone); vedi Matheus Pereira, sicuramente un giocatore di talento ma forse non ancora pronto per la Serie A, rimandato alla Juve per farsi le ossa in Primavera.
E vedi, soprattutto, Riccardo Saponara. Per lui la questione è un po' diversa. Definire sbagliata la sua cessione è forse esagerato, ma a voler essere pignoli l'operazione andava fatta in estate. Di fatto sia la squadra che il giocatore hanno perso sei mesi di tempo e nonostante le prestazioni quasi mai all'altezza, l'Empoli si ritrova a gennaio a far meno del giocatore più talentuoso nella non ancora definita bagarre salvezza.
Al suo posto è però arrivato El Kaddouri, giocatore in grado di sopperire alla mancanza sulla tre quarti palesemente notata nei match con Udinese e Crotone, che conosce la Serie A e che soprattutto ha imparato, nonostante le poche presenze, la dottrina di Sarri, la stessa sulla quale l'Empoli ha costruito la nuova filosofia di gioco da tre stagioni a questa parte.
Sul resto delle operazioni poco da dire. Carli ha lavorato con i giovani assicurandosi tre ragazzi che secondo gli esperti sono giocatori di grande prospettiva: Jakupovic, attaccante austriaco classe '98 pagato addirittura un milione di euro; Zajc ('94), jolly sloveno del centrocampo che ha già esordito a Crotone (ottimo segnale) e Pejovic ('98), difensore serbo cresciuto nelle giovanili della Stella Rossa.
Prima ancora era arrivato Mame Thiam, un'altra operazione a quattro mani con la Juventus che ha dato l'ok per riportare il giocatore in Italia. Le prime due uscite non sono state proprio indimenticabili, ma il senagale, esclusa la parentesi Paok Salonicco (dove a ha collezionato una sola presenza in campionato e 4 in Europa League), è reduce da due buone annate con il Lanciano in Serie B e il Zulte Waregem.
Inoltre va considerato come quinto attaccante dopo Levan (intoccabile ora come ora), Pucciarelli, Maccarone e Marilungo (ogni domenica in ballottaggio per il posto accanto al georgiano).
Il voto complessivo del mercato azzurro è senz'altro sufficiente, ma non si va oltre. Per tutto gennaio si è parlato di Grassi e nelle ultime ore solo il dietro front del Genoa ha impedito l'arrivo di Ninkovic. Fossero stati tesserati allora il giudizio sarebbe stato completamente diverso.
Di buono c'è che le inseguitrici, escluso il Pescara che però ha fatto operazioni dall'usato sicuro (?) ma anche discutibili (Muntari, Gilardino, Stendardo, Bovo), non si sono affatto rinforzate, anzi, forse si sono addirittura indebolite.
Questo però non deve e non può rappresentare motivo di tranquillità per gli azzurri, che già dalla difficilissima gara di domenica in casa con il Torino devono tornare a giocare su livelli altissimi di concentrazione e determinazione. Evitando quindi di ripetere la figuraccia di Crotone che deve assolutamente restare un episodio isolato.