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    Empolimania: la bellezza di giocare a calcio

    Empolimania: la bellezza di giocare a calcio

    • Paolo Lazzari
    Una squadra che gioca a calcio: questa l’immagine più bella che l’ultima domenica di campionato consegna agli occhi dei tifosi empolesi. Sì, la classifica non permette ancora di dormire sogni tranquilli e sarà così ancora per un po’, ma quello che si è visto ieri al “Franchi”, in casa di una Fiorentina lanciatissima, è un segnale che fa ben sperare. Anzi: a dire il vero adesso i segnali cominciano a moltiplicarsi e, si sa, tre indizi fanno una prova. 

    L’Empoli che va a giocarsela contro chiunque a viso aperto, senza abdicare alla sua filosofia, è la notizia più rassicurante che club e sostenitori si potessero aspettare. Giampaolo ha preso in consegna il timone di un’imbarcazione - quella realizzata da Sarri - che da nave da crociera rischiava di trasformarsi in barca a vela, soggetta ai flussi del mare e all’umore dei venti. Campagna acquisti sbagliata e mister senza il carattere del tecnico del Napoli, si diceva.

    Invece l’ossatura è rimasta e la fiducia è aumentata. Date un occhio a come la palla usciva dalla difesa contro la prima della classe, per rendersi conto di quello che è l’Empoli attuale: mai una giocata sprecata, perché c’è consapevolezza dei propri mezzi. Guardate come la linea difensiva ha saputo muoversi armonicamente e rifatevi gli occhi con il pressing che ha mandato in tilt Sousa per un tempo. Poi la Fiorentina è tornata, ma l’Empoli poteva anche vincerla: continuando così gli azzurri si toglieranno molte soddisfazioni e regaleranno bellezza a questo campionato. 
     

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