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    Empolimania: l’avvio morbido costa carissimo, Baldanzi studia da campione

    Empolimania: l’avvio morbido costa carissimo, Baldanzi studia da campione

    • Carlo Alberto Pazienza
    Si è interrotta dopo 6 gare la striscia di risultati utili consecutivi collezionati dall’Empoli tra la fine del 2022 e l’inizio del nuovo anno. L’incantesimo si è spezzato a Roma, ma per certificarlo sono bastati appena 6’, sufficienti per vedere Vicario piegarsi a raccogliere ben due palloni dal proprio sacco. Una situazione abbastanza inedita per l’Empoli, che di solito parte sempre molto concentrato e che almeno nel primo tempo cerca di concedere pochissimi spazi agli avversari. La Roma però è una squadra esperta, sgamata, furba e, proprio come gli azzurri di quest’anno, maledettamente concreta. Così sono bastati due calci d’angolo ben battuti da Paulo Dybala per permettere a Ibanez prima e Abraham poi (l’inglese ancora a segno contro l’Empoli dopo l’andata), di staccare quasi indisturbati di testa e battere il numero uno azzurro. Un poderoso uno-due capace di stordire anche una squadra molto solida psicologicamente come l'Empoli, che infatti ha rischiato il knockout tecnico nelle azioni successive costruite dai giallorossi. 

    Col passare dei minuti però la squadra di Zanetti ha trovato le giuste misure, iniziando a recuperare fiducia. Cresciuta la prestazione e sono saliti anche i numeri, perché già nel primo tempo la squadra toscana supera quella giallorossa nel possesso palla (nel secondo tempo sarà addirittura 57% in favore dlel’Empoli). Nonostante l’ottima qualità del palleggio mancano però le palle gol e al triplice fischio saranno solo 2 i tiri nello specchio della porta di Rui Patricio. Gli azzurri non faticano a portare la palla nella metà campo della Roma, ma peccano nell’ultimo passaggio, l’ultimo guizzo per trasformare una rapida azione di ribaltamento in una potenziale palla gol. Di tutti gli uomini azzurri che ci hanno provato, Tommaso Baldanzi è quello che ci ha creduto più di tutti. Il trequartista originario di Castelfiorentino ha tirato fuori una prestazione sontuosa, riuscendo a entrare in ogni azione pericolosa costruita dalla squadra di Zanetti. La grande dinamicità, forse la qualità più importante che il numero 35 sta dimostrando di avere, e in particolar modo la capacità di liberarsi e di puntare l'uomo in velocità, hanno dato molto fastidio alla fase difensiva di Mourinho. Il ragazzo sembra crescere di partita in partita, ma è chiaro  che il percorso di crescita è appena iniziato e la strada è ancora lunga. Empoli è l’ambiente giusto per raggiungere la propria maturità calcistica, senza particolari pressioni di prestazione e risultati: non solo, è soprattutto la piazza dove viene concessa, questa sì una filosofia più unica che rara, la possibilità di sbagliare anche più di una partita

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