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    Empolimania: il derby è ancora azzurro, la cura Andreazzoli sembra già funzionare

    Empolimania: il derby è ancora azzurro, la cura Andreazzoli sembra già funzionare

    • Carlo Alberto Pazienza
    Un solo gol segnato e appena 4 punti ottenuti in 8 partite. Dall'laltra parte, un avversario in forma, reduce da grande impresa sul campo dei campioni d’Italia in carica e con ambizioni di alta classifica. Sulla carta Fiorentina-Empoli doveva finire con una netta affermazione dei viola, ma come spesso succede nel calcio, i pronostici finiscono per essere smentiti o addirittura ribaltati. Così è successo nel primo “derby” toscano della stagione, con l’Empoli capace di fare al Franchi ciò che non gli era ancora riuscito in addirittura 8 partite: vincere in trasferta e segnare due gol nella stessa partita. La prestazione degli azzurri è stata semplicemente meravigliosa: una fase difensiva attenta che ha concesso pochissimo alla Fiorentina, se non qualche cross insidioso; un pressing ad alta intensità a centrocampo, ma soprattutto uno spietato cinismo in area avversaria. L’Empoli ha inceppato la squadra di Italiano che in questo inizio di stagione si era affermata come una macchina da gol, bella da vedere e concreta. Gli azzurri hanno annichilito i viola, che dopo un primo tempo in cui avrebbero meritato anche qualcosa in più, sono praticamente spariti nella ripresa.

    Ultimamente l’Empoli se l’è sempre giocata alla pari con la Fiorentina (0-0 e 1-1 la passata stagione, vittoria 2-1 e sconfitta 1-0 la precedente), ma stavolta il pronostico pendeva tutto dalla parte dei gigliati. Cosa può aver fatto la differenza stavolta? La risposta è facile e prevede un nome e un cognome: Aurelio Andreazzoli. Eh sì: dal suo arrivo, in 5 partite il tecnico di Massa ha portato a casa 7 punti, frutto di due vittorie e un pareggio. Soprattutto è riuscito a mettere a posto una difesa colabrodo nelle prime 4 giornate, visto che la nuova filosofia ha permesso al suo portiere di collezionare ben 3 clean sheet in 5 partite. Numeri importanti che certificano, senza ombra di dubbio, a chi vadano attribuiti i meriti di questo tentativo di ripresa. Poi c’è anche la crescita di condizione di alcuni giocatori importanti, come Caputo e Cambiaghi, la conferma di Luperto che in coppia con Walukiewicz sta fornendo garanzie anche inaspettate, la grande affidabilità di Berisha arrivato come sostituto di Caprile infortunato. Ovviamente niente è fatto ed è ancora molto, molto presto per parlare di un Empoli in grado di assicurarsi la salvezza. La squadra però sta acquisendo una nova identità e un modo di giocare con cui può dar fastidio a molte squadre, specie quelle che giocano a viso aperto. Come ha detto giustamente lo stesso Andreazzoli nel post partita del Franchi, adesso non ci si può permettere di farsi travolgere dalle emozioni: bisogna piuttosto continuare a lavorare, consapevoli che la stagione è lunga e la sfida da affrontare assai complessa. 

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