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    Empolimania: il bilancio di un 2015 incredibile

    Empolimania: il bilancio di un 2015 incredibile

    • Paolo Lazzari
    "The impossible dream" è il titolo di una canzone di Frank Sinatra e anche il riferimento più esplicito alle conquiste del magico Manchester United di Sir Alex Ferguson. Non ce ne voglia nessuno se scomodiamo i santi, ma l'ultimo anno dell'Empoli, davvero, assomiglia ad uno di quei sogni impossibili. Iniziamo dalla fine, dribblando anche gli ossimori: 27 punti in classifica e ottava posizione a fine 2015: tanta roba. 

    Sì, quello che l'Italia sta ammirando sembrava davvero un progetto irrealizzabile. D'accordo, Sarri aveva fatto benissimo, ma l'alchimia prodotta avrebbe fatto i bagagli insieme a lui, condannando gli azzurri ad una stagione di sofferenza: così non è stato. I tifosi hanno ancora scolpiti negli occhi i migliori frammenti di questa stagione: ce ne sarebbero tanti, ma ne prendo uno soltanto, il primo tempo al "Franchi" contro la Viola. Lì si è capito di che pasta fossero fatti gli uomini di Giampaolo. 

    Ecco, il mister: ha infuso sicurezza (guardate come escono sempre palla al piede) ai suoi, ha instillato autostima nella testa di calciatori orfani di diversi leader e distribuito cattiveria agonistica a colazione. Il risultato è tangibile: un "vecchietto" come Maccarone che gioca come se non ci fosse un domani, un Saponara sempre più fuoriclasse e una difesa granitica. Si potrebbe continuare, ma va già bene così: adesso facciamo altri dieci punti, poi spalanchiamo gli occhi sull'impossibile. 

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