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Empolimania: il bel gioco non paga, giusto continuare su questa strada?
Allora la domanda viene spontanea: visti i risultati, non converrebbe abbandonare la strada del bel gioco per puntare ad una maggiore concretezza? Se bastasse scegliere siamo sicuri che Andreazzoli e il suo team baratterebbero volentieri un paio di vittorie con le ottime prestazioni fornite fin qui, ma evidentemente stiamo parlando di fantacalcio. In realtà quella del “bel gioco” è una filosofia che gli azzurri hanno iniziato a sposare già da qualche anno: un percorso lanciato da Sarri, coltivato da Giampaolo, interrotto con Martusciello ma ripreso subito in Serie B con Vivarini/Andreazzoli. Il tecnico di Massa continua a dirsi soddisfatto e fondamentalmente è giusto dargli fiducia. Effettivamente la squadra gioca, sta bene fisicamente, corre e lotta fino al novantesimo, crea molte occasioni da gol a partita. Spesso però manca nell’ultimo passaggio e pecca di concretezza in zona gol. E dove non arrivano gli interventi miracolosi dei portieri avversari ci si mettono pure i legni. La speranza è che il momento “iellato” passi alla svelta: intanto il primo quinto di campionato se n'è andato e l’Empoli stazione nei bassifondi della classifica, proprio come due anni fa. Analogie con quella sciagurata stagione per ora ce ne sono poche, ma alla fine nel calcio contano i risultati e se per gli azzurri tarderanno ancora ad arrivare, allora presto ci sarà da preoccuparsi.