Calciomercato.com

  • Getty Images
    ​Empolimania: episodi pesanti, la squadra ha perso ritmo in attacco

    ​Empolimania: episodi pesanti, la squadra ha perso ritmo in attacco

    • Carlo Alberto Pazienza
    I numeri della gara sono impietosi e pendono verso un’unica direzione: 63-37% possesso palla, 24 tiri totali a 5, 11 tiri in porta a 1, 5 angoli a 0, 537 passaggi contro 313. Tutto in favore della Fiorentina e potremmo andare avanti ancora. Nell'analisi generale della sconfitta dell’Empoli a Firenze però non si possono non considerare due episodi che hanno ulteriormente spianato la strada per i viola. Il primo è relativo al gol segnato da Di Francesco, peraltro in rovesciata, poi annullato per un precedente pestone di Pinamonti su Terracciano. L’arbitro Massimi, probabilmente il peggiore in campo, non aveva notato nulla, così come il portiere viola non aveva minimamente protestato. Chiamato dal VAR, l’arbitro ha rilevato il tocco di Pinamonti e annullato la rete. Il numero 99 azzurro sposta effettivamente il piede del portiere della Fiorentina, ma la sensazione è che non sia un intervento così pesante da meritare la chiamata. Il secondo invece è il rosso di Luperto per doppia ammonizione, con la prima assolutamente inesistente e il fallo che sarebbe addirittura a favore degli azzurri. A tutto questo va aggiunto che sul secondo fallo di Luperto, netto e sul quale il difensore azzurro ha certamente peccato di ingenuità, è nata la punizione che ha regalato alla Fiorentina il gol vittoria. Come si dice in questi casi, oltre il danno anche la beffa.

    La striscia senza vittorie si allunga, ciononostante l’Empoli continua a mantenere una distanza più ragguardevole dalla zona rossa, viste le sconfitte di Cagliari e Venezia. Distanza che potrebbe accorciarsi qualora domani il Genoa portasse a casa i tre punti dalla trasferta di Verona. Difficile, ma non impossibile. La classifica però resta l’unica cosa positiva di un’altra settimana senza vittoria. Ma oltre al risultato agli azzurri mancano soprattutto quella brillantezza e quella sfrontatezza che aveva caratterizzato il girone di andata. Gli uomini sono i soliti, ma il calo fisico è evidente e questo inevitabilmente va a condizionare anche l’aspetto mentale, inteso come sicurezza e convinzione. Dietro vanno davvero piano, praticamente si muovono appena, ma è davvero necessario chiudere la pratica al più presto. Inutile dunque parlare dell’importanza della prossima giornata, quando al Castellani arriverà uno Spezia che oggi si trova esattamente nella stessa posizione degli azzurri, cioè in ritardo di un solo punto in classifica. Occasione da non fallire prima di ritrovarsi un calendario nuovamente impegnativo con Udinese, Napoli, Torino e Inter una dopo l’altra.

    Altre Notizie