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    Empolimania: è mancata la zampata finale, Lammers subito al centro del gioco

    Empolimania: è mancata la zampata finale, Lammers subito al centro del gioco

    • Carlo Alberto Pazienza
    La prestazione c’è stata, i numeri pure, ma per la prima gioia bisogna ancora attendere. L’Empoli esce dal Picco di La Spezia a mani vuote, ma con i numeri dalla propria parte. Si dice che nel calcio conta soprattutto il risultato, ma non sempre è così, specie quando una squadra è ancora in rodaggio. L’Empoli di Zanetti ha l’impronta di quella di Andreazzoli, cioè una grande facilità di impostare il gioco e palleggiare. Fino alla trequarti avversaria tutto bene, poi iniziano i problemi. Se si considerano i due tempi, alla fine 3-4 buone occasioni gli azzurri le hanno pure prodotte, senza però mai dimostrare quella sensazione di riuscire a trovare il gol da un momento all’altro. La gara è stata abbastanza aperta nella prima frazione, in cui anche lo Spezia si è sbilanciato per trovare il gol del vantaggio. Una volta trovato, dopo un contropiede nato da un contrasto perso a centrocampo, la squadra di Gotti si è rintanata nella propria metà campo e nella ripresa di fatto non ha mai tirato in porta. L’Empoli ha giocato (70% di possesso palla 11 tiri, oltre 80% di passaggi completati solo nel secondo tempo), ma senza però mettere davvero paura agli avversari. È mancata un po’ di concretezza là davanti, soprattutto non c’è ancora un’intesa efficace tra gli interpreti dell’attacco azzurro: la cosa però è assolutamente fisiologica, visto che rispetto alla passata stagione il reparto è stato completamente rinnovato e due quarti del pacchetto (Lammers e Cambiaghi) sono arrivati praticamente da una settimana. 

    Proprio Lammers è stato tra i più positivi: fisicamente e tecnicamente il centravanti olandese ha qualcosa in più, qualità che possono consentirgli di essere uno dei protagonisti del campionato, oltre che punto di riferimento dell’attacco azzurro. Viene da qualche annata in cui ha giocato a sprazzi, ma Empoli è la piazza giusta per affermarsi e rilanciarsi (chiedere per info a Pinamonti e Caputo solo per citare i più recenti). Attaccante moderno, ha le caratteristiche per ben integrarsi con tutti i componenti dell’attacco a disposizione di Zanetti: aspetto non banale, soprattutto se si considera che l’intesa è ancora tutta da trovare. Ad ogni modo ieri sera, lui e gli altri uomini offensivi in maglia azzurra (Bajrami compreso) hanno fatto cilecca. Buona invece la prestazione di Parisi, bravo a riscattarsi dopo la prova opaca di Coppa Italia. A livello di intensità il terzino classe 2000 ha dimostrato di essere in forma e di poter contribuire con i suoi strappi a ribaltare velocemente l’azione. Da una sua iniziativa infatti è nata l’ultima palla gol del primo tempo prodotta da Destro, uscita di un soffio. Non ha convinto invece Razvan Marin: il centrocampista romeno ha toccato molti palloni e completato una percentuale altissima di passaggi, ma non è riuscito a trovare lo spunto per la verticalizzazione o l’assist vincente. La sensazione è che l’ex Cagliari trovi difficoltà ad agire come regista davanti alla difesa, mentre sembra essere più a suo agio nella posizione di mezzala. Chissà che questo possa essere uno spunto per muoversi sul mercato (in attesa di capire l’evoluzione delle situazioni i Stulac in uscita e quella di Zurkowski in entrata) per cercare un giocatore più adatto per la posizione di play basso. 

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