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    Empolimania: difesa solida e contropiede, le armi vincenti del nuovo Empoli

    Empolimania: difesa solida e contropiede, le armi vincenti del nuovo Empoli

    • Carlo Alberto Pazienza
    Lo abbiamo detto e ripetuto più volte. Coloro che anche quest'anno speravano di rivedere un Empoli bello, spregiudicato, sbarazzino, votato all’attacco, devono ufficialmente iniziare a rassegnarsi. Il nuovo Empoli targato Paolo Zanetti è completamente diverso da quello di Aurelio Andreazzoli: negli interpreti, ma soprattutto nel modo di interpretare la gara. È diventata una squadra più attenta, che sbilancia poco, solo quando serve, e concede pochissimo. Una squadra che, trovata la via della rete, non si butta a capofitto alla ricerca del pareggio, pressando la formazione avversaria fin dentro la propria area di rigore: piuttosto resta bassa, evita sovrapposizioni e fa girare la palla cercando di stanare l’avversario. Sicuramente una filosofia meno spettacolare, meno divertente, ma assolutamente redditizia. Lo spiegano bene gli 11 punti in 10 partite e soprattutto gli 11 gol subiti. L’anno scorso dopo 10 giornate i punti erano uno in più, ma i gol subiti addirittura 20. Un trend che, nonostante la salvezza tutto sommato tranquilla, era piaciuto poco alla società e aveva fatto scricchiolare la fiducia verso l'ex mister. 

    Ieri contro il Monza l’Empoli ha usato proprio queste armi per portare a casa il bottino pieno: ha attaccato la partita con decisione costruendo 2 palle gol nei primi dieci minuti (sulla seconda è venuto il gol vittoria); poi si è chiusa con ordine lasciando il pallino del gioco agli avversari, facilitati dal punto di vista tecnico vista la presenza in campo di ottimi palleggiatori come Sensi, Rovella, Sensi e Caprari. Il Monza ha tenuto palla a lungo, ma all’atto pratico non ha mai costruito palle gol particolarmente pericolose, mentre le iniziative più interessanti sono tutte di marca azzurra: il palo colpito da Destro a metà primo tempo, il gol annullato a Henderson su punizione proprio per fuorigioco attivo del numero 23 azzurro. L'unico rischio concreto l’Empoli l’ha corso sul finale, un destro da ottima posizione di D’Alessandro che ha impegnato Vicario, super nel respingere con reattività e salvare il risultato. Un risultato dal peso specifico molto superiore ai “semplici” tre punti in palio: primo perchè, allontanano la squadra ulteriormente dalla zona retrocessione; secondo perchè arrivato contro un avversario sulla carta superiore, con un obiettivo più alto della salvezza, e che quindi aggiunge una dose di consapevolezza e autostima importante; terzo perché gli azzurri in questo modo si sono messi “al sicuro” in vista delle prossime sfide con Juventus e Atalanta in cui fare punti sarà verosimilmente molto, molto complicato.

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