Empolimania: credere nel riscatto o sperare ancora nelle disgrazie altrui?
Credetemi, io che ho seguito la squadra per dieci mesi, guardato tutte le partite, ascoltato tutte le interviste e le conferenze stampa, non so davvero rispondere a questa domanda.
Non so se questo Empoli, nell'ultima giornata che deciderà inesorabilmente le sorti della squadra azzurra, può avere la forza per andare a Palermo a vincere e conquistarsi la salvezza senza l'auito di nessuno, oppure se dovrà confidare ancora in quanto più o meno è successo fino ad oggi: cioè nei continui scivoloni altrui.
La verità è che questa squadra ci ha spiazzato e sorpreso più volte: quando sembrava spacciata ha avuto improvvisi colpi di coda che le hanno regalato più di una boccata d'ossigeno. Quando sembrava viaggiare a vele spiegate verso una salvezza ormai scontata, è riuscita a complicarsi la vita in molteplici occasioni.
E non mi riferisco alla sfida di ieri, gara comunque difficile contro un avversario in salute (ma che non ha spinto sul piede dell'acceleratore) che si è rivelato tra i migliori della Serie A. Ppenso ad esempio alle sfide con in trasferta con Chievo e Cagliari o ai passi falsi casalinghi con Pescara e Sassuolo. Sarebbero bastati tre punti in più, raccolti in queste quattro gare sulla carta abbordabili, per festeggiare la salvezza con almeno una giornata di anticipo.
Ieri la squadra non è praticamente mai riuscita a mettere paura all'Atalanta, che d'affar suo come detto non ha certo disputato la partita della vita. Un po' ci si è messo Martusciello con alcune scelte discutibili (Buchel titolare e sostituito dopo 35', Maccarone in campo 90', Mauri fuori nonostante le ultime buone prestazioni), un po' un impianto offensivo ancora inadeguato e rimasto all'asciutto per 'ennesima volta, la ventunesima in questo campionato.
L'Empoli adesso la salvezza dovrà andare a conquistarsela sul campo in quel di Palermo, contro una formazione che, nonostante la retrocessione aritmetica, ha raccolto 8 punti nelle ultime 5 gare (e stasera va a Pescara) e che ha dimostrato di non voler regalare niente a nessuno. Per informazioni chiedere a Fiorentina e Genoa.
Sarà dura, durissima. Per le pressioni psicologiche, per il fatto di affrontare una squadra che non ha più nulla da perdere ma ci terrà a fare bella figura nell'ultima gara casalinga della stagione, perché Martusciello non avrà a disposizione El Kaddouri e Buchel squalificati.
L'Empoli deve aggrapparsi a questo punto che la separa dal Crotone e versare sangue e sudore pur di mantenerlo al termine dei prossimi novanta minuti. Sulla carta la squadra azzurra non ha niente da invidiare ai rosanero, nè a livello tecnico nè sotto il profilo dell'esperienza, per cui saranno le motivazioni e la gestione delle paure a fare la differenza.
Anche perchè il Crotone ha le carte in regola per battere la Lazio allo Scida, con i calabresi che saranno spinti da un clima infuocato e dalla voglia di portare a termine una rimonta sensazionale. Va detto però che i biancocelesti, dopo la sconfitta di ieri con l'Inter, rischiano il sorpasso per mano dell'Atalanta che invece affronterà in casa il Chievo.
Anche se arrviare quarti o quinti non cambia sostanzialmente nulla, questo campionato ci ha insegnato che nessuno regala niente, per cui è lecito aspettarsi che la squadra di Inzaghi andrà a Crotone per vincere...