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    Empolimania: Cambiaghi sorprende tutti, Destro ancora fuori condizione

    Empolimania: Cambiaghi sorprende tutti, Destro ancora fuori condizione

    • Carlo Alberto Pazienza
    Si è già interrotto il cammino dell’Empoli in Coppa Italia. Mentre l’anno scorso gli azzurri avevano superato due turni e messo paura all’Inter negli ottavi di finale, quest’anno la squadra di Zanetti si è fatta sorprendere dalla Spal nel primo match ufficiale della stagione. Assolutamente niente drammi: non è la prima volta che gli azzurri escono al primo turno di questa manifestazione la cui formula continua a destare perplessità. Anzi, quando è capitato in passato la stagione è stata comunque positiva. Nel complesso la squadra ha mostrato le difficoltà palesate nelle amichevoli pre campionato: manovra lenta e poco movimento senza palla. Soprattutto negli interpreti offensivi manca ancora brillantezza e intesa, cosa che invece la squadra di Andreazzoli l’anno scorso aveva dimostrato di avere fin da subito. Ad ogni modo l’Empoli il gol l’aveva trovato: merito di Nicolò Cambiaghi, appena arrivato dall’Atalanta e subito in grado di fare la differenza e mettere in crisi la difesa ferrarese con i suoi strappi e le sue accelerazioni. Purtroppo però Zanetti non è ancora riuscito a mettere le mani sul vero difetto di questa squadra: la fase difensiva. Incassare in quel modo due gol da una squadra di categoria inferiore, lascia infatti qualche preoccupazione. 

    In ogni caso siamo al sei d’agosto, l’Empoli ha appena perso una certezza come Viti e la squadra resta tutto sommato un cantiere aperto: mancano soprattutto le soluzioni da panchina, ma va detto che gli ingressi dei giovani Baldanzi, Fazzini e Degli Innocenti confermano la grande qualità del settore giovanile azzurro, in grado di sfornare giocatori pronti per esordire ai massimi livelli e dimostrare sin da subito di saperci stare. Oltre a Cambiaghi, a livello individuale è andato bene Bajrami, che nonostante la poca precisione al tiro è stato comunque il più pericoloso, sempre in grado di liberarsi per andare alla conclusione svariando su tutto il fronte offensivo. Bene anche Marin, meglio da mezzala che da regista, che ha le capacità di diventare il leader del centrocampo azzurro (magari in attesa di Zurkowski i cui muscoli servirebbero come il pane). Ancora in ritardo di condizione invece Mattia Destro: l’ex Genoa è stato cercato molto dai compagni, ma, spesso anticipato o in fuorigioco, non è andato oltre qualche comoda sponda. Hanno deluso i terzini: sia Parisi che Stojanovic hanno commesso ingenuità e leggerezze a cui non eravamo abituati. Prestazioni sicuramente figlie del gran caldo e di una condizione atletica ancora decisamente work in progress.

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