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Empolimania: basta complimenti, a Cesena servono punti
Adesso si comincia a fare sul serio. Non che le prime due partite siano state uno scherzoso antipasto ma è innegabile che il primo vero scontro diretto a cui sono chiamati gli uomini di Sarri, rappresenti un passaggio chiave della stagione. Paradossale a dirsi visto che siamo soltanto alla terza di campionato. Eppure la sfida di Cesena contro la squadra di Bisoli non può essere considerata alla stregua delle altre in casa azzurra.
L'Empoli, uscito sconfitto dai primi due turni con Udinese e Roma, ha raccolto il minimo con il massimo sforzo, dove il minimo equivale ai complimenti degli avversari, che possono fare certo piacere ma non spostano lo zero dalla casella della classifica. Maurizio Sarri, con il linguaggio schietto e colorito che lo contraddistingue non ha utilizzato mezzi termini per descrivere la situazione contraddittoria della squadra azzurra, desolatamente ultima in classifica assieme al Parma ma oggetto di elogi e complimenti da parte dei prestigiosi rivali di turno che, con stile ed eleganza, riconoscono i meriti della formazione toscana in termini di gioco e di organizzazione tattica ma, poi, s'impossessano regolarmente dell'intera posta lasciando all'Empoli il gusto amaro della sconfitta e la vacua sensazione di averci comunque provato. E' accaduto con i friulani e con la squadra di Rudi Garcia, non deve assolutamente ripetersi con il Cesena di Bisoli.
Gli sterili riconoscimenti non possono più bastare ed è arrivato, per la truppa di Sarri, il momento di muovere la classifica e di ottimizzare la mole di lavoro svolta in settimana e il dispendio di energie fisiche e mentali riversato nel match. La chiave per sbloccare l''impasse' è soltanto una, l'unica soluzione conosciuta dal collaudato gruppo toscano e dal metodico vocabolario sarriano: continuare a credere fermamente nella propria fisionomia di gioco, fatta di possesso palla, fraseggio corto e improvvise verticalizzazioni a cercare davanti gli spazi lasciati vuoti dalle difese avversarie, riuscendo magari a innescare con più efficacia e lucidità il reparto offensivo, ancora miseramente a secco dopo due giornate.
Se è vero che l'Empoli non conosce altro verbo che raccogliere i frutti attraverso l'imposizione del proprio gioco e della propria manovra, a prescindere dalla caratura degli avversari, è altrettanto vero che serve una dose maggiore di personalità e di carattere nei momenti decisivi del match. L'imminente rientro di 'Big Mac' Maccarone, leader dello spogliatoio azzurro e pronto a subentrare a partita in corso al 'Manuzzi', è importante proprio in questo senso, in particolare in una gara che si preannuncia ad alto coefficiente di tensione e di agonismo e in contesto ambientale in cui la concentrazione e il temperamento possono fare la differenza.