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Empolimania: avanti con Andreazzoli? Forse no, ecco perchè
Proprio la questione tecnica potrebbe rappresentare la chiave di volta di una possibile separazione. Del resto Andreazzoli ha dimostrato, quest’anno come in passato, di riuscire a far esprimere la squadra al meglio solo in determinate condizioni e bisogna capire se il tecnico avrà voglia di avviare un’altra rifondazione. Poi ci sono le possibili valutazioni da parte della società. La prima riguarda i risultati: è vero, l’Empoli si è salvato con relativa tranquillità e ha concluso una stagione epica fatta di vittorie da libro dei ricordi. È anche vero però che ha messo in fila una serie di 16 risultati consecutivi senza vincere, praticamente un intero girone. Per carità, era stato messo fieno in cascina nel girone di andata, le rivali azzurre si sono pestate i piedi a vicenda e il fatto che per salvarsi alla Salernitana siano bastati 31 punti (la quota salvezza più bassa di sempre) testimonia la bassa qualità del campionato. Verosimilmente una cosa del genere non si ripeterà, per cui è lecito aspettarsi dalla società una riflessione in merito. Il secondo aspetto riguarda invece l'approccio della squadra. In due campionati di A con Andreazzoli l’Empoli ha sì mostrato una verve offensiva invidiabile, ma ha anche incassato la bellezza di 140 gol. Cifra che, si vocifera negli ambienti empolesi, non vada proprio a genio al presidente Corsi. In attesa di capire gli sviluppi (a breve avverrà un incontro tra le parti), già stanno spuntando i nomi dei nuovi possibili tecnici. Su tutti ispira molto quello di Paolo Zanetti, ex giocatore azzurro e già nella testa del presidente prima dell’arrivo di Dionisi.