Empolimania: archiviare il black out
L’enigma non sa scioglierlo nemmeno il mister Giampaolo, uno che al debutto ha visto i suoi ragazzi transitare dal calcio champagne della prima frazione di gioco al film horror del secondo tempo. Calo fisico? Improvviso vuoto psicologico? Probabilmente entrambe, anche se le tre reti subite in otto minuti autorizzano a parlare di black out totale.
Adesso però bisogna resettare e ripartire dalla cosa più semplice: giocare a calcio senza snaturarsi, senza timori reverenziali di sorta, essendo semplicemente sé stessi. Ecco, il punto sta proprio qui: al netto delle motivazioni, inevitabili quando vai a giocartela al Meazza di San Siro, gli azzurri dovranno capire chi sono: quelli splendidi dei primi quarantacinque contro il Chievo o quelli attoniti ed incapaci di reagire della ripresa? La verità, come diceva un saggio, sta probabilmente nel mezzo: l’importante è che basti per raggiungere lo scopo.