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Empolimania: ancora uno scivolone, la squadra vince solo se non subisce gol
Ancora una volta infatti, in una partita contro un avversario sì superiore ma non fuori portata, si sono viste le debolezze e le criticità di questa squadra. Anche in una partita in cui la strada si era spianata al terzo giro di orologio: fallo ingenuo dell’ex Viti su Cambiaghi in area di rigore, conclusione sicura di Caputo che oltre a portare i suoi in vantaggio ha siglato il 200° gol tra i professionisti. Non proprio una cosa banale. Questo però non è bastato all'Empoli, che nel giro di 20’ non soltanto si è fatto riprendere ma pure superare: due gol brutti da incassare e sicuramente evitabili. Uno su corner, vera debolezza della squadra, l’altro su cross dalla destra dove a prenderla più in alto di tutti è stato il più piccolo in campo, o giù di lì: Matheus Henrique. L’Empoli, almeno questa caratteristica gli va riconosciuta, quest'anno non molla mai e dopo aver trovato il pari con Fazzini, nella ripresa ha riacciuffato nuovamente gli avversari dopo il 3-2 siglato da Berardi. Un po’ di paura, confusione e anche sfortuna nel finale hanno permesso al Sassuolo di rimettere la testa avanti e di portare a casa l’intera posta in palio, in una partita che se fosse finita 3-3 (o 4-4, nel recupero l’Empoli ci ha provato ancora) avrebbe accontentato tutti. Il problema è sicuramente tecnico, ma evidentemente anche mentale. Si può lavorare senza dubbio su entrambi, ma gli azzurri continuano ad andare a corrente alternata e senza continuità la strada per la salvezza si fa, giornata dopo giornata, sempre più impervia e scivolosa.