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    Empolimania: ancora uno scivolone, la squadra vince solo se non subisce gol

    Empolimania: ancora uno scivolone, la squadra vince solo se non subisce gol

    • Carlo Alberto Pazienza
    A prescindere dal risultato e da una classifica che torna a farsi bruttina, c’è un dato in particolare che fa riflettere e che non è cambiato nemmeno con l’avvicendamento in panchina tra Zanetti ed Andrezzoli. Un dato che riguarda la scarsa, per non dire inesistente, capacità dell’Empoli di portare a casa i tre punti nelle partite in cui non riesce a tenere la porta inviolata. Nella passata stagione, conclusa con 10 vittorie in totale, era successo solo tre volte che l’Empoli fosse riuscito a vincere pur subendo gol. Ed è accaduto in occasione degli ultimi 3 successi della stagione, arrivati tra la 33^ e la 36^ giornata di campionato, quando cioè la salvezza era un passo. Nello specifico: 3-1 al Bologna (gol di Orsolini al minuto 88’ su rigore); 2-1 alla Salernitana (gol di Piatek all’85’) e 4-1 alla Juventus (gol di Chiesa sul punteggio di 3-0 a 5’ dalla fine). In poche parole, il gol subito è arrivato in tutte e tre le circostanze a risultato praticamente acquisito. Le altre 7 vittorie erano state tutte di misura (eccezion fatta per il 2-0 casalingo alla Cremonese, con raddoppio di Parisi a tempo scaduto) e senza subire gol appunto. Quest’anno stesso copione: tre vittorie senza incassare reti, in ordine cronologico contro Salernitana, Fiorentina e Napoli. Qualche volta può succedere, ma se si parla di 10 volte su 13, in un totale di 41 partite (38 + 13 di questa stagione), evidentemente non è una coincidenza. Ed è sicuramente un aspetto su cui Andreazzoli deve provare a lavorare, perchè non è accettabile segnare 3 reti in casa e non riuscire a fare punti. 

    Ancora una volta infatti, in una partita contro un avversario sì superiore ma non fuori portata, si sono viste le debolezze e le criticità di questa squadra. Anche in una partita in cui la strada si era spianata al terzo giro di orologio: fallo ingenuo dell’ex Viti su Cambiaghi in area di rigore, conclusione sicura di Caputo che oltre a portare i suoi in vantaggio ha siglato il 200° gol tra i professionisti. Non proprio una cosa banale. Questo però non è bastato all'Empoli, che nel giro di 20’ non soltanto si è fatto riprendere ma pure superare: due gol brutti da incassare e sicuramente evitabili. Uno su corner, vera debolezza della squadra, l’altro su cross dalla destra dove a prenderla più in alto di tutti è stato il più piccolo in campo, o giù di lì: Matheus Henrique. L’Empoli, almeno questa caratteristica gli va riconosciuta, quest'anno non molla mai e dopo aver trovato il pari con Fazzini, nella ripresa ha riacciuffato nuovamente gli avversari dopo il 3-2 siglato da Berardi. Un po’ di paura, confusione e anche sfortuna nel finale hanno permesso al Sassuolo di rimettere la testa avanti e di portare a casa l’intera posta in palio, in una partita che se fosse finita 3-3 (o 4-4, nel recupero l’Empoli ci ha provato ancora) avrebbe accontentato tutti. Il problema è sicuramente tecnico, ma evidentemente anche mentale. Si può lavorare senza dubbio su entrambi, ma gli azzurri continuano ad andare a corrente alternata e senza continuità la strada per la salvezza si fa, giornata dopo giornata, sempre più impervia e scivolosa. 
     

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