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    Empolimania: ancora una volta lo scarso cinismo costa i tre punti agli azzurri

    Empolimania: ancora una volta lo scarso cinismo costa i tre punti agli azzurri

    • Carlo Alberto Pazienza
    Era stata l’arma in più dello strabiliante Empoli che fino a metà dicembre stazionava a ridosso della zona Europa. Il grande stato di forma della squadra e avversarie che ancora non avevano ingranato per bene (Lazio, Roma e Juventus) aveva sicuramente inciso su quella straordinaria classifica, ma ciò che aveva davvero fatto la differenza fino a quel momento era stato il grande cinismo sotto porta dimostrato dagli azzurri in molte gare. Basti pensare alla vittoria di Napoli, in cui senza dubbio la componente fortuna aveva inciso significativamente, ma anche il successo nel derby sulla Fiorentina e la grande rimonta completata con il Torino. Proprio dopo l’impresa del San Paolo qualcosa si è rotto sotto questo punto di vista e nonostante tante buone prestazioni (Milan, Lazio, Venezia, Bologna e anche ieri con il Cagliari), gli azzurri hanno portato a casa solamente 5 punti in 8 partite. Non riuscendo a vincere partite in cui dal punto di vista del gioco avevano, in lunghi tratti del match, fatto meglio degli avversari. Così sono arrivati i pareggi con Spezia, Venezia e Cagliari, che per il momento non stanno incidendo negativamente su una classifica che resta straordinaria, ma che con un po’ di cinismo in più sotto porta avrebbero potuto trasformasi in vittorie buone per chiudere definitivamente il discorso salvezza.

    Lo ribadiamo, perché è giusto farlo, l’Empoli non ha nessunissima urgenza di cercare quei 9-12 punti che con tutta probabilità sarebbero sufficienti per certificare la permanenza in categoria. Gli azzurri restano a metà della graduatoria con 10 punti di vantaggio da Cagliari e Venezia (i lagunari però devono recuperare un match) appaiate al 17° e 18° posto. Ma soprattutto in ogni gara dimostrano di essere in salute e di avere la mentalità giusta, giocando senza paura e con l’obiettivo di vincere ogni partita. Così è stato anche nella sfida ai sardi, in cui l’Empoli ha dominato per almeno 70’ costruendo (e sprecando) almeno 3-4 palle gol dopo la rete siglata da Pinamonti. Gli equilibri della partita sono cambiati quando il Cagliari ha buttato dentro Baselli, Keita e Pavoletti, giocatori di spessore che hanno permesso a Mazzarri di evitare la sconfitta e creare una voragine dalla squadra azzurra. Questa scarsa brillantezza dunque non preoccupa più di tanto e certamente un calo era da mettere in conto. Desta invece qualche timore l'andamento casalingo: 11 punti sui 31 conquistati, solo Salernitana, Genoa e Venezia hanno fatto peggio in casa. Imperativo dunque per Andreazzoli correggere questo ruolino al Castellani, per farlo diventare quanto prima il fortino dove conquistare una salvezza tranquilla. 
     

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