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Empolimania: amaro in bocca per l’epilogo, ma le sensazioni restano buone
In quel momento tutti hanno pensato che il match fosse già pronto per essere archiviato: niente di più sbagliato. Bajrami si fa perdonare gli errori con una punizione a scendere che sorprende Tatarusanu, ma mentre i giocatori azzurri hanno già la testa negli spogliatoi, il Milan getta la palla in area e su una sponda quasi casuale di Krunic l’uomo che non ti aspetti, Ballo Toure, sbuca alle spalle di De Winter e insacca il 2-1. Il tris di Leao è l’inevitabile conseguenza dell’arrembaggio azzurro finale: un risultato accettabile in linea generale, difficile da mandare giù per come si è sviluppato. Nel finale è mancata un po’ di esperienza e in alcune occasioni un pizzico di cattiveria in più: mancanze che contro i campioni d’Italia si pagano a caro prezzo. Restano però buoni spunti da cui ripartire: la squadra nel secondo tempo è partita forte, cercando di far male a Milan con un bel gioco in verticale; da una parte preoccupa l’astinenza degli attaccanti, dall'altra c’è comunque la sensazione che l’intesa tra Lammers, Satriano e Pjaca stia migliorando partita dopo partita. Bene anche Bajrami, che al netto di qualche errore pesante sotto porta è entrato con la testa giusta e con lo spirito di uno che vuole guadagnarsi nuovamente lo status di titolare. È importante per l’Empoli che il suo numero dieci ritrovi stimoli e voglia di essere determinante. Per gli azzurri sarà un ottobre davvero complesso, a partire dalla sfida di domenica all’ora di pranzo con il Torino: poi ci saranno Monza al Castellani, incontro clou, Juve e Atalanta. È vero che la salvezza non deve passare da queste ultime due sfide, ma spesso si costruisce anche con qualche risultato a sorpresa che alza il morale e smuove la classifica. Soprattutto quando non pensavi potesse accadere davvero.