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    Empolimania: adesso la squadra sa vincere anche in rimonta. Che scossa dalla panchina!

    Empolimania: adesso la squadra sa vincere anche in rimonta. Che scossa dalla panchina!

    • Carlo Alberto Pazienza
    Andreazzoli ha proprio ragione. Ogni partita, a prescindere la risultato, rappresenta il tassello di un percorso, un’occasione per imparare e migliorare qualcosa. Il tecnico lo ribadisce dopo ogni partita, ma quella che sembra una frase di circostanza utile per esaltare una vittoria o giustificare una sconfitta, è in realtà il racconto della sacrosanta verità. Nell'impresa ieri a Sassuolo ad esempio, quarta vittoria in trasferta su cinque gare disputate, la squadra azzurra ha tirato fuori un’altra inedita virtù: la vittoria in rimonta. Prima di ieri infatti gli azzurri avevano sempre perso quando si erano trovati ad inseguire. Anzi, spesso era bastato un gol incassato per tramortire una squadra che magari fino a pochi minuti prima stava esprimendo un ottimo calcio. Ecco, a Sassuolo la squadra non solo ha saputo reagire con coraggio e organizzazione, ma soprattutto ha lottato fino alla fine con le sue armi, riuscendo a ribaltare una sconfitta che non avrebbe meritato affatto. La partita nel complesso è stata equilibrata: il Sassuolo ha espresso il suo calcio sfiorando più volte il raddoppio, così come gli azzurri sono andati vicinissimi al pari (tiro al volo di Henderson salvato sulla linea da Ferrari). Alla fine la differenza tra le due squadre l’ha fatta la voglia di vincere e di crederci fino in fondo.

    Soprattutto, una grande spinta l’hanno apportata i cambi con cui Andreazzoli ha dato nuova linfa alla squadra. Primo su tutti merita un grande applauso Cutrone: giocatore ancora in cerca di una continuità di prestazioni, ha dimostrato come al solito grande generosità, lottando su ogni pallone ed entrando nel vivo di ogni azione pericolosa dell’Empoli. Sua infatti l’imbucata alle spalle della difesa che costringe Chiriches al fallo da rigore. Benissimo anche Zurkowski, a cui sono bastati 10’ e pochissimi tocchi per scaraventare in rete un assist al bacio di Henderson. Preziosi anche gli ingressi di Asllani e Parisi, fondamentali nell'aggiungere equilibrio e dinamismo alla fase difensiva azzurra. Adesso la classifica si fa interessante: 15 punti a questo punto della stagione son pesanti, ma è evidente che la strada sia ancora lunga e che sia necessario proseguire il processo di crescita intrapreso dalla formazione azzurra. Prima della sosta ci sarà quello che ad oggi va considerati a tutti gli effetti uno scontro diretto per la salvezza: al Castellani arriva infatti il Genoa, squadra in piena crisi (la vittoria manca addirittura da settembre) ma che farà di tutto per non sprofondare ulteriormente e accorciare la già importante distanza di 7 punti dai toscani. Un’altra partita il cui valore va oltre i tre punti in palio, in cui gli azzurri dovranno necessariamente cercare di sfatare l'inspiegabile tabù dello stadio di casa. 

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