Empolimania: a Roma per spezzare la maledizione, ma serve una prestazione importante
Carlo Alberto Pazienza
Non ci poteva essere avversario peggiore per gli azzurri alla ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali. Una Roma che, proprio come l’Empoli, è ancora a secco di vittorie dopo tre giornate e che oltretutto non ha mai perso all’Olimpico contro i toscani. Una vera e propria maledizione giallorossa per l’Empoli, che nei 15 precedenti nella Capitale ha rimediato due pareggi e ben 13 sconfitte. Oltre alla cabala però neanche i numeri sorridono alla squadra di Zanetti: 0 punti e 0 gol segnati in tre partite, a cui vanno “sommati” (si fa per dire) gli 0 tiri in porta ottenuti nella sfida pre sosta contro la Juventus. Insomma, le premesse non sono incoraggianti, anche perché in questo momento, o meglio, fino a questo momento, a mancare è stato soprattutto l’equilibrio e quei meccanismi che nella parte finale della scorsa stagione avevano fatto sognare i tifosi azzurri. In poche parole, è mancata la prestazione: in nessuna delle tre uscite ufficiali infatti (quattro se consideriamo la Coppa Italia) si è vista quella chiara e decisa identità di squadra che aveva permesso alla squadra di Zanetti di salvarsi senza poi chissà quali affanni nella passata stagione. Ecco perchè, forse, aspettarsi una vittoria all’Olimpico in queste condizioni, contro una squadra ferita che non può davvero più sbagliare, per di più in uno stadio storicamente avverso, è oggettivamente e decisamente troppo ottimistico. Il calcio però è strano e la palla è tonda. La scorsa stagione l’Empoli ha dimostrato di poter andare a Roma a pareggiare con la Lazio, di essere in grado strapazzare la Juventus al Castellani e di battere l’Inter a domicilio. Non c’è rimasto poi molto di quella squadra, ma la mentalità e l’identità possono e devono essere ritrovate. Il campionato dell’Empoli non inizia certo domenica sera a Roma, né tanto meno tra 8 giorni esatti in casa con l’Inter. Queste due partite, in cui può essere accettabile restare a secco di punti, saranno però indispensabili per terminare il rodaggio: 180° in cui dovrà cominciare a vedere un Empoli diverso, più coraggioso e determinato, più attento e concentrato. Un Empoli in grado di mettere in campo le sue armi a prescindere dall’avversario. La squadra in fondo ha le carte in regola per salvarsi: la rosa è stata rinforzata e Zanetti ha avuto due settimane di tempo per lavorare con i nuovi e affinare i meccanismi. Non arriveranno punti con Roma e Inter? Ci sta, ma società e tifosi si aspettano comunque passi avanti. Sia a livello di gioco di squadra, di ritmo e atteggiamento, sia a livello di prestazioni individuali. Anche perchè il tempo delle scuse sta davvero per finire.