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    Empolimania: a Genova il peggior Empoli dell’anno porta a casa un punto d’oro

    Empolimania: a Genova il peggior Empoli dell’anno porta a casa un punto d’oro

    • Carlo Alberto Pazienza
    Potrebbe bastare il titolo per raccontare in maniera chiara ed inequivocabile il momento azzurro. Si dice che nel calcio i numeri contano fino ad un certo punto, ma spesso raccontano le cose stanno. Nel caso dell’Empoli, parlando degli ultimi 3 mesi, sono davvero impietosi: 11 gare senza vittoria in campionato, 5 pareggi e 6 sconfitte Nel 2022 solo 10 reti segnate e ben 19 incassati. Inutile girarci intorno, questi sono numeri da retrocessione. Ciò che sta tenendo l’Empoli in una posizione di classifica ancora serena, nonostante il trend molto negativo, è il girone d’andata da record, chiuso con 27 punti, e il passo parecchio a rilento delle inseguitrici. Infatti, nonostante i soli 5 punti conquistati nel nuovo anno, gli azzurri conservano ancora 10 punti dalla zona retrocessione, un bottino che a 10 giornate dalla fine è sicuramente da considerare invidiabile. Ciò però non deve rappresentare un alibi per allentare la pressione, perchè la squadra, oltre che stanca e non brillante, sembra anche meno affamata di qualche mese fa. Meno decisa nel lottare e nel cercare il risultato attraverso il gioco.

    Facendo una mezza battuta, forse Andreazzoli sarà soddisfatto, almeno in parte, di quanto fatto dalla sua squadra. In conferenza di presentazione della partita infatti, il tecnico aveva rivelato che avrebbe barattato la vittoria con una brutta prestazione: la brutta prestazione c’è stata, ma il risultato positivo, a fronte delle sconfitte di Venezia e Cagliari (rispettivamente a -10 la prima, ma con una partita da recuperare, e -7 la seconda) sì. Quella vista nella Marassi rossoblù è stata forse peggio della performance “ammirato” in quella blucerchiata giusto un paio di settimane fa. Squadra senza idee, incapace di costruire palle gol e in grado di rendersi pericolosa solamente con due conclusioni da fuori. La cosa suona davvero strana, perché pur giocando male e perdendo l’Empoli di quest’anno si era sempre fatta apprezzare per la fluidità della sua manovra. Oggi è clamorosamente mancata, anche per merito di un Genoa che, nella nuova veste disegnata da Blessin, è diventata una squadra tatticamente atleticamente interessante. L’Empoli di qualche mese fa però avrebbe giocato diversamente, cercando di vincere fino al 90’; mai e poi mai Andreazzoli avrebbe inserito Tonelli per difendere lo 0-0. Testimonianza della difficoltà della squadra, che però deve darsi urgentemente una scossa per evitare di trasformare il largo vantaggio sulla zona rossa in un tremendo e drammatico rammarico

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