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    Empolimania: c'è una cosa da dire piano piano, ma proviamo a dirla...

    Empolimania: c'è una cosa da dire piano piano, ma proviamo a dirla...

    • Carlo Alberto Pazienza
    Sinceramente, ci avevamo fatto la bocca. Nonostante la grande sofferenza e le difficoltà emerse durante il match, tornare da Bergamo con un pareggio e chiudere il 2016 con il terzo risultato utile consecutivo sembrava cosa fatta. Anzi, sarebbe stato il regalo di Natale più bello.

    Ci ha pensato però D'Alessandro, a pochi attimi dal triplice fischio, a spegnere i sogni di gloria azzurri con la deviazione sotto misura che è valsa il 2-1 finale in favore degli orobici. Un gol che, bisogna ammetterlo, è stato senz'altro meritato dalla formazione di Gasperini.

    L'Atalanta infatti ha messo sotto l'Empoli per tutti i 90': nel primo tempo la squadra di casa è andata vicina al vantaggio in più di un'occasione, ma un po' per sfortuna un po' per imprecisione degli attaccanti, i nerazzurri non sono riusciti a trovare la via della rete.

    Nella ripresa l'ingresso di Kessiè ha dato una marcia in più all'undici bergamasco, che ha iniziato a spingere con più efficacia e determinazione. A trovare il gol però, direttamente da calcio da fermo, è stato l'Empoli, ancora con Levan Mchedlidze, bravissimo a deviare alle spalle di Sportiello un cross tagliato di Dimarco.

    Il gol subito ha dato ulteriore carica alla squadra di casa, che nell'ultima mezzora ha dato vita ad un vero e proprio assedio. Al 74' Kessiè ha siglato il pari con un bel diagonale e, quando tutto sembrava far pensare ad un pareggio, proprio nel finale è arrivata la doccia fredda per i toscani con il gol in mischia di D'Alessandro al termine di un'azione furibonda.

    Un risultato che ci sta ma che senz'altro lascia l'amaro in bocca alla squadra di Martusciello, che come al solito ha dovuto fare i conti con tante assenze. La più pesante quella di Saponara, messo k.o. da un attacco febbrile nella notte. Come se non bastasse, dopo 17' dall'inizio del match Costa è dovuto uscire per un colpo subito alla caviglia, tagliando ulteriormente le forze ad un reparto già decimato dagli infortuni.

    La squadra comunque ha reagito e sotto il profilo dell'impegno ha tirato una prestazione di grande spessore. L'Atalanta si ritrova con un motore di ben altra cilindrata e il fatto che ci sia voluto un gol in extremis, meritato ma decisamente fortunato, quantifica la qualità della prova degli azzurri.

    Oltre a questo, l'altra nota positiva è il ritorno al gol in trasferta, che mancava dal successo di Pescara. Diciamolo piano piano: forse il problema da gol è stato definitivamente risolto.

    Il 2017 si aprirà con una vera finale: il match casalingo contro il Palermo. Inutile sottolineare l'importanza di questa gara. Nel nuovo anno l'Empoli, in attesa di qualche indispensabile rinforzo sul mercato, dovrà cambiare passo sotto il profilo dell'intensità e, soprattutto, trovare più continuità di gol e risultati.

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