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    Empoli, Zurkowski non basta (in campo e sul mercato)...

    Empoli, Zurkowski non basta (in campo e sul mercato)...

    • Carlo Alberto Pazienza
    Il primo vero colpo (non ce ne voglia il georgiano Goglichidze) del mercato invernale azzurro, sembra aver dato subito ragione a Pietro Accardi. Sono bastati infatti appena 8’ a Szymon Zurkowski per lasciare il segno nella sua seconda avventura empolese. Un gol che ha permesso all’Empoli di rientrare in partita e sperare in una rimonta che però, per l’ennesima volta, non si è concretizzata. Un'intuizione giusta, un giocatore con caratteristiche assenti nel gruppo in forza ad Andreazzoli e che in campo si è mosso come se non se ne fosse mai andato. Un impatto che però, allo stesso tempo, fa riflettere su quanto sia deficitaria la situazione in casa Empoli. Il polacco, reduce dall’esperienza in Serie B con lo Spezia dove faceva fatica a giocare titolare (solo 7 volte  su 16 in questa stagione), è stato infatti l’autore dell’unico tiro in porta dell’Empoli nella gara del Bentegodi: un dato scoraggiante, se si considera il 60% di possesso palla, un indice XG comunque superiore ai veneti e le 14 conclusioni totali tentate verso la porta di Montipò. Insomma, anche ieri l’Empoli ha creato più degli avversari ma è tornato a casa a mani vuote: per di più in un decisivo scontro salvezza, dopo aver perso anche quello dell’andata. Ieri ad Andreazzoli mancava quasi metà squadra, ma gli alibi, arrivati a questo punto della stagione, iniziano davvero a non reggere più. Poi va detto che il vento della fortuna non soffia certo dalle parti di Monteboro (se è vero che il gol del vantaggio veneto è più disattenzione/bravura di Djuric che sfortuna, lo stesso non si può dire del raddoppio di Ngonge, viziato da ben due deviazioni): altro aspetto che indica quanto nefasta sia questa annata.

    Per carità, siamo solo alla prima di ritorno e in palio ci sono oltre 50 punti. Ma le premesse non sono incoraggianti e per un Empoli che ha girato a 13 punti, salvarsi significa portare a casa il doppio del fatturato nelle solite partite. Alle condizioni attuali, una vera e propria mission impossible. Mollare non se ne parla e in casa Empoli c’è la convinzione che i risultati prima o poi arriveranno. Magari anche sì, ma solo e soltanto se la società puntellerà la rosa con un altro paio di innesti prima della fine del calciomercato. È infatti diventato superfluo parlare di quanto a questa squadra manchi una prima punta di peso, sia a livello di chilogrammi sia a livello di capacità realizzativa. E per invocarla Andreazzoli, che mai si era sbilanciato su questo ambito e che ieri ha fatto presente ai microfoni dei giornalisti l'importanza di Djuric per il Verona, significa che l’esigenza è diventata davvero insopportabile e che non si può più aspettare. La società lo sa bene e in queste settimane si sta muovendo per accontentare il tecnico. I nomi non sono di quelli che che ti fanno correre a comprare il giornale tutte le mattine (si parla di Cerri o Pellegri), ma evidentemente questo può permettersi l’Empoli, anche considerato il fatto a gennaio è quasi impossibile fare affari e che i giocatori buoni, se si muovono, cambiano squadra solo per cifre fuori mercato. Come detto la strada è lunga e impervia e le sensazioni non sono positive: l’Empoli però ha il dovere di crederci e di provarci fino a che la matematica non con la condannerà, con i giocatori obbligati a dare tutto il sul campo e la società a fare il possibile per migliorare la rosa a disposizione del suo tecnico.

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