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    Empoli, Zanetti: 'Il ritiro ci ha fatto bene'.  Poi tende la mano a Pjaca

    Empoli, Zanetti: 'Il ritiro ci ha fatto bene'. Poi tende la mano a Pjaca

    Paolo Zanetti, tecnico dell'Empoli, presenta in conferenza stampa la sfida con il Bologna: "Come sta la squadra dopo il ritiro? In realtà non è stato un ritiro punitivo ma per stare insieme come succede nelle migliori famiglie come quando le cose non vanno. Siamo andati a scavare sui motivi per cui accadono certe cose. Ci siamo compattati, ma adesso dobbiamo ripartire. La rabbia è tanta e dobbiamo riversarla in campo".

    POCO TEMPO TRA SASSUOLO E BOLOGNA: FAVORISCE L'EMPOLI? - "La partita di domani va affrontata di orgoglio, per questo la settimana corta ci dà una mano. Siamo arrabbiati con noi stessi e deve scattarci dentro la voglia di riscattarci. Siamo disposti a toglierci anche la libertà, quando vai in ritiro tocchi il tempo, le famiglie, i figli. L'abbiamo fatto per far scattare qualcosa anche nell'inconscio. Tutti i ragazzi tengono alla causa e al club, a me anche. Problemi non ce ne sono ma inconsciamente accade che riusciamo a dare la stoccata finale.. Ho sentito i tifosi molto vicini, domani verranno in massa in maratona a spingerci. Ora abbiamo delle partite che affronteremo una alla volta, tutto è ancora in mano nostra, ma dobbiamo mettere in campo il 100% senza abbassare la guardia".

    QUALE SPIEGAZIONE VI SIETE DATI? - "Le risposte sono tante, se faccio questa domanda ai ragazzi mi arrivano risposte diverse. Ci è mancata esperienza nella gestione, in più inconsciamente pensavamo forse di avercela già fatta, ma in A ci sono campioni che spostano gli equilibri. Abbiamo fatto un'esperienza che preferivo non fare, ma da quello che è emerso c'è tanta rivalsa e spirito di reazione alla figuraccia. Abbiamo però anche analizzato le cose buone che abbiamo fatto, per settanta minuti e passa siamo stati quasi perfetti. Questo è un segnale importante, è lì la base. Si rischia di vedere tutto nero, ma noi dobbiamo avere ben chiari i nostri punti di forza. E da lì si riparte".

    BOLOGNA: SARA' DIVERSO DALL'ANDATA? - "Il Bologna va affrontato come una grande squadra, per il calcio che esprime lo è. Ha calciatori importanti, vivono sulle ali dell'entusiasmo. Va affrontata con grande umiltà, spirito di sacrificio e unità. Dobbiamo ritrovarci a fare le prestazioni che in passato abbiamo fatto contro le grandi. Non dobbiamo smarrirci per un episodio negativo. Devo mettere in campo i calciatori che stanno meglio anche in base al fatto che giocheremo partite ravvicinate".

    L'EMPOLI DEVE CORRERE IL DOPPIO DEGLI AVVERSARI? - "Sicuramente dobbiamo essere predisposti a farlo, ma se corriamo il doppio degli avversari significa che loro hanno meno la palla. Abbiamo davanti una squadra forte e in salute, che sta facendo un campionato importante. Quando uso la parola umiltà intendo che dobbiamo essere pronti a soffrire. Dobbiamo fare di tutto per non prendere gol. Col Sassuolo siamo stati anche sfortunati, ma dobbiamo tirar fuori tutta la nostra solidità".

    POCO SPAZIO PER HENDERSON - "Può essere importante, in queste partite sarà sicuramente utile. Lo avrei messo con il Sassuolo, poi sono stato costretto a cambiare Parisi. Lui può essere utile in più ruoli".

    CHIEDE QUALCOSA IN PIU' AI LATERALI DIFENSIVI? - "Credo che Ebuehi abbia fatto una partita straordinaria contro uno dei giocatori più forti nell'uno contro uno. Non ha molte caratteristiche offensive, altrimenti giocherebbe nel Real. Parisi invece spinge tanto, è uno tra i primi a livello di numeri, gli chiedi di aumentare gli assist e la concretezza. Parisi è uno dei terzini più forti a fare entrambe le fasi, deve crescere nella concretezza offensiva".

    L'ATTACCO - "A me col Sassuolo l'attacco è piaciuto, sono stati una spina nel fianco. Oggi ho una bella sensazione, ma ci sono tanti giocatori. Voglio recuperare anche Pjaca: ha fatto fatica ma può darci una mano e fare la differenza".

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