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    Empoli: un passo falso era da mettere in conto, il calendario però non sorride

    Empoli: un passo falso era da mettere in conto, il calendario però non sorride

    • Carlo Alberto Pazienza
    Parlare di un Empoli che ha sottostimato l’impegno con il Cagliari sarebbe ingiusto e fin troppo sfrontato. Certo è che nessuno, ma proprio nessuno, si sarebbe aspettato un ko per mano di una squadra che non vinceva dai primi di gennaio e che per giunta non l’aveva mai fatto in trasferta. Sicuramente l’Empoli non ha sottovalutato né l’avversario nè l’importanza della partita, ma non si dice una bestemmia se si afferma che il buon momento, i sei risultati utili consecutivi e le due clamorose vittorie in trasferta a Salerno e Sassuolo abbiano certamente portato quell’aria di serenità, che in un certo qual modo può aver abbassato un po’ la tensione. Così è arrivata una sconfitta, sicuramente non meritata, ma che è figlia della peggior prestazione dall’arrivo di Nicola. Una gara in cui anche lo stesso tecnico non ha saputo trovare le chiavi giuste, tecniche e tattiche, per mettere in difficoltà la squadra di Ranieri. A partire dalla scelta di schierare un 4-2-3-1, con Ismajli terzino destro, un Kovalenko sottotono sulla trequarti e un Destro, preferito a Cerri e Niang dal primo minuto, che ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere valore aggiunto per questo Empoli. Per carità, gli azzurri le loro occasioni le hanno anche avute e se avessero portato a casa un ari il Cagliari non avrebbe potuto recriminare niente, ma rispetto alle ultime uscite la squadra è stata meno pericolosa e meno convinta, soprattutto negli ultimi 16 metri. 

    Nulla ovviamente è compromesso e un passo falso dopo 6 risultati utili consecutivi era anche da mettere in conto. Questa striscia aveva permesso all’Empoli di crearsi un cuscinetto di punti per restare fuori dalla zona rossa anche in caso di una sconfitta inattesa. La squadra resta in salute e assolutamente consapevole delle proprie qualità e dei propri mezzi. Nel prossimo mese però ci sarà da fare i conti con un calendario abbastanza proibitivo. In ordine infatti ci saranno la trasferta di San Siro contro il Milan, la sfida interna al Bologna, una seconda visita a Milano stavolta ospiti dell’Inter, lo scontro casalingo con il Torino, prima di affrontare il Lecce (14 aprile) al Via del Mare per un delicatissimo scontro salvezza. È evidente che da queste 4 gare l’Empoli può aspettarsi poco in termini di punti, ma proprio per il fatto che non ha nulla da chiedere potrà affrontarle con il massimo della serenità. A partire proprio da quella domenica al Diavolo, gara sulla carta senza storia ma che arriva in mezzo alle due sfide di Europa League (i rossoneri hanno vinto ieri sera l’andata contro lo Slavia Praga ma devono chiudere la pratica giovedì prossimo), competizione a cui il Milan tiene parecchio. Nicola sta recuperando i pezzi e domenica si dovrebbero rivedere sia Zurkowski che Caputo, il secondo più probabilmente a gara in corso. Due pedine fondamentali per il rush finale di un obiettivo che un mese fa pareva irraggiungibile e che oggi, invece, sembra essere alla portata.

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