Empoli: problemi al 'Castellani', ipotesi spostamento a Firenze
C’è un’ombra che si allunga su Empoli, sull’Empoli e sul popolo azzurro. Sulla sua casa, in particolare, e cioé sullo stadio comunale Carlo Castellani. Per ora - chiariamolo subito scrive il quotidiano Il Tirreno - è un’idea, una proposta, ma è già abbastanza per far scattare un primo campanello d’allarme. Nell’assemblea della Lega di serie B dell’altro ieri, infatti, il presidente Abodi ha avanzato l’ipotesi di introdurre una normativa per permettere l’iscrizione al campionato alle sole società con stadi dedicati esclusivamente al calcio. Una “regola” da introdurre entro la fine del decennio, dunque entro il 2020 (ma sembra che al consiglio di Lega il massimo dirigente avesse parlato del 2018), e che di fatto taglierebbe fuori gli azzurri. Si pista, no partite. Già, perché il Castellani la sua pista d’atletica ce l’ha da sempre e non solo. Nel 2020 0 2018 che sia, infatti, potrebbe averne addirittura una tutta nuova. All’inizio dell’estate, infatti, avevamo dato notizia dell’intenzione di rifarla (quella attuale, in effetti, è già troppo disastrata anche per i semplici allenamenti dei portacolori della Toscana Atletica Empoli). Un investimento da 775mila euro, con il Comune pronto a metterne sul piatto 300mila (lo stanziamento è previsto sull’annualità 2015 del piano triennale delle opere) e a bussare alle porte del Ministero e dei privati per trovare il resto. Un lavoro in fase avanzata, dunque, con il progetto preliminare già redatto dal settore Lavori pubblici del Municipio e approvato dalla giunta del sindaco Luciana Cappelli. Tanto che le grandi manovre, cioé le opere, dovrebbero iniziare nella prossima primavera, in estate al massimo, per concludersi - come aveva spiegato il vicesindaco e assessore allo sport Pasquinucci, 'prima della stagione agonistica 2014/2015'. Il rischio, dunque, è quello di trovarsi con un impianto di lusso, o quasi, per l’atletica, ma chiuso al calcio e alle partite. L’amarezza del presidente. E il presidente azzurro Fabrizio Corsi, infatti, sembra poco ottimista su una soluzione positiva dell’eventuale caso-Castellani. 'Ho iniziato a metà anni 90 la battaglia per lo stadio solo per il calcio – sottolinea – ma mi sono dovuto arrendere perché non ho trovato risposte nella controparte (le amministrazioni comunali, ndr). La proposta di Abodi, insomma, a me piace, la condivido. Per quanto ci riguarda dovremmo iniziare a parlarne in tempo per essere eventualmente pronti per il 2020. Lo spero, altrimenti noi, e tutte le altre società con questo tipo di problema, saremo costretti a pensare anche al “trasloco”'. Proprio come a metà anni 90, dunque, torna a volteggiare lo spettro di Firenze. Al momento è giusto un piccolo fantasismo che proprio paura non fa, stile Casper, ma con il passare del tempo il rischio potrebbe davvero diventare concreto. Una patata bollente nelle mani soprattutto dell’amministrazione comunale - visto anche che il progetto per la pista d’atletica va esattamente nella direzione opposta - e con l’appuntamento elettorale dietro l’angolo (maggio 2014) lo sarà soprattutto per il sindaco (e la sua “squadra, ovviamente) che verrà.