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    Empoli-Juventus, la ripartenza di De Sciglio: l'opportunità negata di tornare se stessi

    Empoli-Juventus, la ripartenza di De Sciglio: l'opportunità negata di tornare se stessi

    • Gabriele Stragapede
    “Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti”. Per gli amanti del genere, ci affidiamo a una delle varie quanto celebri frasi di Paulo Coelho, scrittore brasiliano dall’immensa e conosciuta produzione letteraria, che in uno dei suoi racconti ha così descritto la sensazione che solo un’opportunità ti riesce dare. Alle volte, d’altronde, basta poco: la fiducia di qualcuno, una persona che creda in te. E ci piace pensare che, tra i pensieri di Mattia De Sciglio, sia affiorata anche questa perla del noto poeta. Anche così non fosse, ci aiuta a comprendere lo stato d’animo dell’ex laterale della Juventus quando gli si è presentata davanti l’opportunità – appunto – di trasferirsi in Toscana, in quel di Empoli, accettando la corte del club azzurro.

    TUTTO SEMPLICE - “La trattativa è nata molto semplicemente, sono stato contattato dal direttore Gemmi che mi ha palesato la sua volontà, è una cosa che mi ha fatto molto piacere perché avevo bisogno di sentirmi di nuovo importante e voluto". Sono plurimi i passaggi che vanno analizzati dalla sua conferenza stampa di presentazione. Questo è tra i primi che salta all’occhio: lo dicevamo, infatti, come il terzino classe ‘92 avesse banalmente necessità di un’occasione. La chiarezza con il quale viene descritta la trattativa (un prestito secco annuale dalla Juventus, con la quale ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno) è sintomo della facilità con cui l’accordo è stato trovato. Limpido come sia convenuto anche in quel di Torino cedere De Sciglio, non considerato parte del nuovo progetto tecnico guidato da Thiago Motta, ma altrettanto sicuro è quanto l’ex Milan sentisse il bisogno di affrontare una nuova avventura, di rimettersi in gioco e di essere nuovamente importante in una realtà diversa: "Per me era importante rimettermi in gioco. Vorrei far vedere che sto bene, di Empoli mi hanno parlato tutti benissimo, qui si lavora molto bene ed è avvenuto tutto in maniera molto naturale. Ho valutato l’offerta per qualche giorno, ma poi mi sono convinto che fosse il posto adatto". Una scelta semplice, avvenuta in breve tempo e che può regalargli quell’opportunità che sta bramando in questo lungo periodo post infortunio, in cui i minuti giocati sono stati ridotti al lumicino.

    RIPARTENZA - "Sicuramente è un punto di ripartenza, tanti sportivi durante la loro carriera hanno avuto momenti in cui hanno fatto un passo indietro. A me serviva questo. Il mio obiettivo è quello di rimettermi in gioco e penso che Empoli sia il posto giusto per farlo”. Un punto di ripartenza, altro passaggio fondamentale. Parole soppesate, ricamate con cura. “A me serviva questo”, un bisogno impellente di tornare a dar luce alla propria carriera e non solo per un discorso intimo, personale, privato, ma anche per dimostrare che De Sciglio può essere ancora una pedina duttile, di indubbia qualità e affidabilità da utilizzare in Serie A. Si sta pur sempre parlando di un giocatore che, tra Milan e Juventus, ha vinto tre Scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Ha ormai dalla sua parte una grande esperienza da esterno capace di adattarsi su entrambe le fasce e una determinazione che non gli si può non riconoscere. La Toscana ed Empoli sono il posto adatto: tanti i talenti sbocciati in maglia azzurra, altrettanti i calciatori d’esperienza che sono rinati sotto le sapienti mani degli staff tecnici. Ma c’è un altro dettaglio da non sottovalutare.

    OPPORTUNITA’ - “Una volta che sono tornato dal ginocchio non ho avuto la possibilità di far vedere che sto bene”. È qui il nodo della situazione. Da cosa nasce una possibilità, un’opportunità? Da cosa nasce quella necessità quasi di rivalsa, di dimostrazione verso un fatto che in troppi hanno dato per scontato? Da una mancanza. E, in questo caso, è stata l’assenza di una chance di poter far capire al calcio italiano che De Sciglio sia ancora un giocatore di ottimo livello, da palcoscenici nazionali. Da quell’infortunio al legamento crociato del ginocchio del maggio 2023, che l’ha tenuto ai box praticamente per un’intera stagione, di opportunità non ce ne sono state più per il classe ‘92 alla Juventus. Solo 45’ (da titolare contro la Lazio) nella scorsa Serie A. E non è colpa di nessuno, sia chiaro. Il pupillo di Massimiliano Allegri - tecnico che ha avuto il merito di farlo esordire nel grande calcio, ai tempi del Milan - aveva bisogno di tempo per recuperare una condizione fisica idonea, mentre la Juventus ha fatto le sue scelte societarie e tecniche. Ma il destino sa essere imprevedibile.

    IL DESTINO: C’E’ LA JUVENTUS - E guarda caso, infatti, la prima a Empoli per De Sciglio è proprio contro i bianconeri. Una domanda precisa per una partita che sente essere importante in cuor suo: una sfida da ex al suo passato più recente. Da qui nasce la richiesta, descritta in conferenza stampa, al tecnico Roberto D’Aversa: "De Sciglio verrà con noi in panchina, me lo ha chiesto ed era giusto accontentarlo, nonostante non sia ancora pronto per giocare". Le condizioni fisico-atletiche non gli consentono ancora di dare il suo contributo dal 1’, ma chissà che non possa esserci l’occasione per debuttare in maglia azzurra proprio contro la Juventus. Un primo passo verso la rinascita, un percorso che aveva bisogno soltanto di un’opportunità. A De Sciglio il compito di passare dalle parole ai fatti e raccogliere la sfida.

    @cicciostraga7

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    Commenti

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    antonio7473
    antonio7473

    Brava persona, ma credo sia giusto così.

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