Getty Images
Empoli: numeri scoraggianti e calendario ostico, ma l’impresa è ancora possibile
A proposito di calendario, l’Empoli ha di fronte un percorso davvero, davvero ostico. Al rientro dalla sosta ci sarà l’Inter a Milano, poi la sfida casalinga al Torino. La prima partita “abbordabile” è il Lecce in trasferta, poi il Napoli in casa. Nelle ultime 5 giornate l’Empoli dovrà affrontare 3 big come Atalanta, Lazio e Roma, tutte in lotta per obiettivi di classifica con vista Europa, e due dirette avversarie per la lotta salvezza come Frosinone (al Castellani) e Udinese (alla Dacia Arena). Già vista così, la strada pare piuttosto tortuosa, se poi si analizzano numeri e stato di forma della squadra di Davide Nicola, l’ottimismo rischia di schizzare sotto i tacchi. La squadra azzurra è tra le più solide del gruppo, 43 gol subiti (meglio ha fatto solo il Verona, 39), ma è inesorabilmente il peggior attacco del campionato. Un dato frutto della scarsa qualità che la rosa si ritrova dal centrocampo in su, priva, eccezion fatta di Ciccio Caputo che però il meglio l’ha già dato, di uomini con il gol nel sangue. Basti pensare che il capocannoniere della squadra con 4 gol è Zurkowski, che di mestiere fa il centrocampista e che è arrivato in Toscana a metà gennaio. Dietro di lui a quota 3 ci sono Caputo, che è pure stato fermo per infortunio per diverse settimane, e Mbaye Niang, glaciale da dischetto con 3 realizzazioni che sono valse 7 punti con Salernitana, Fiorentina e Sassuolo. L’Empoli produce poco, un problema che a dire il vero si porta dietro dalla scorsa stagione, e di fatto non riesce praticamente mai a vincere quando incassa gol. Negli ultimi due campionati, infatti, ci è riuscita solo 6 volte sulle 16 vittorie totali. Insomma, vista la situazione l’impresa appare ardua, ma società e ambiente ci credono e quel che è certo è che la squadra lotterà fino all’ultimo minuto dell’ultima partita di questa sofferta stagione.