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    Empoli: numeri scoraggianti e calendario ostico, ma l’impresa è ancora possibile

    Empoli: numeri scoraggianti e calendario ostico, ma l’impresa è ancora possibile

    • Carlo Alberto Pazienza
    Crederci, crederci e crederci. Non può far altro l’Empoli, che dopo un periodo positivo contraddistinto da 6 risultati consecutivi e un entusiasmo inedito in questa stagione, si trova a fare i conti con una preoccupante ricaduta che a 9 giornate dalla fine del campionato fa tremare i tifosi azzurri. La mazzata subita in casa dal Cagliari non ha scatenato la reazione degli azzurri, sconfitti anche a Milano con il Milan e in casa con il Bologna. Due ko che per divario tecnico e di classifica erano ampiamente preventivabili, ma che per come sono arrivati hanno comunque lasciato l’amaro in bocca. Contro i rossoneri l’Empoli non ha sfigurato, punito da un errore marchiano che ha fatto la differenza. Non si può non ammettere che il Bologna avesse meritato il successo al Castellani, ma perdere al 94’ per una palla persa in uscita tentando di ripartire in contropiede, dopo aver lottato con le unghie e con i denti per un punto che sarebbe stato comunque prezioso, fa davvero male. Di buono c’è che dopo due giornate in cui tutte le concorrenti per la salvezza hanno raccolto punti, nell’ultimo turno tutti sono rimasti a secco. Adesso la classifica, almeno per chi guarda con disinteresse, è davvero appassionante. Se vogliamo escludere il Genoa, a quota 34 punti in 12^ posizione, ci sono 7 squadre in 5 punti: Lecce (28), Udinese (27), Verona e Cagliari (26), Empoli (25), Frosinone (24) e Sassuolo (23). A queste si aggiunge la Salernitana, fanalino di coda a 14 punti, già condannata da tutti gli opinionisti ma che comunque ha cambiato il 4° allenatore e che quindi farà di tutto per chiudere il campionato in modo decoroso. Difficile dire chi sta peggio, così come fare un pronostico. Da qui alla fine ci sono in calendario parecchi scontri diretti e per questo può succedere davvero di tutto.

    A proposito di calendario, l’Empoli ha di fronte un percorso davvero, davvero ostico. Al rientro dalla sosta ci sarà l’Inter a Milano, poi la sfida casalinga al Torino. La prima partita “abbordabile” è il Lecce in trasferta, poi il Napoli in casa. Nelle ultime 5 giornate l’Empoli dovrà affrontare 3 big come Atalanta, Lazio e Roma, tutte in lotta per obiettivi di classifica con vista Europa, e due dirette avversarie per la lotta salvezza come Frosinone (al Castellani) e Udinese (alla Dacia Arena). Già vista così, la strada pare piuttosto tortuosa, se poi si analizzano numeri e stato di forma della squadra di Davide Nicola, l’ottimismo rischia di schizzare sotto i tacchi. La squadra azzurra è tra le più solide del gruppo, 43 gol subiti (meglio ha fatto solo il Verona, 39), ma è inesorabilmente il peggior attacco del campionato. Un dato frutto della scarsa qualità che la rosa si ritrova dal centrocampo in su, priva, eccezion fatta di Ciccio Caputo che però il meglio l’ha già dato, di uomini con il gol nel sangue. Basti pensare che il capocannoniere della squadra con 4 gol è Zurkowski, che di mestiere fa il centrocampista e che è arrivato in Toscana a metà gennaio. Dietro di lui a quota 3 ci sono Caputo, che è pure stato fermo per infortunio per diverse settimane, e Mbaye Niang, glaciale da dischetto con 3 realizzazioni che sono valse 7 punti con Salernitana, Fiorentina e Sassuolo. L’Empoli produce poco, un problema che a dire il vero si porta dietro dalla scorsa stagione, e di fatto non riesce praticamente mai a vincere quando incassa gol. Negli ultimi due campionati, infatti, ci è riuscita solo 6 volte sulle 16 vittorie totali. Insomma, vista la situazione l’impresa appare ardua, ma società e ambiente ci credono e quel che è certo è che la squadra lotterà fino all’ultimo minuto dell’ultima partita di questa sofferta stagione.

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