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Empoli, le pagelle di CM: Traore predica nel deserto, difesa ancora disastrosa
Empoli-Spal 2-4
Dragowski 6: sfiora il rigore calciato in porta da Petagna, non può sugli altri bellissimi gol degli avversari.
Veseli 5: risulta molto impreciso negli appoggi, anche in copertura assolutamente da rivedere
Maietta s.v.: pochi palloni toccati nel quarto d’ora in cui resta in campo. Esce per infortunio
(Dal 15’ p.t. Rasmussen 4,5: si fa aggirare facilmente da Floccari che di testa mette dentro il 2-1, in ritardo anche su Petagna che scaraventa in rete il 3-2).
Nikolaou 5: commette il fallo da rigore su Floccari sfuggito a Rocchi ma non al var. Nella ripresa va in bambola.
Di Lorenzo 5,5: più frenato del solito, non si vede mai nella metà campo avversaria
Bennacer 6: ci mette la solita grinta di sempre, ma alla lunga non riesce a contrastare la densità del centrocampo avversario.
Capezzi 5,5: non giocava da mesi, fa il suo ma niente più.
(Dal 27’ s.t. Brighi 5,5: non riesce a contenere la velocità di Lazzari e ad ostacolare il palleggio dei centrocampisti della Spal).
Traore 6,5: liberato da compiti difensivi, si fa apprezzare per alcuni spunti molto interessanti. Dopo alcune occasioni fallite, trova il primo gol con la maglia azzurra sfruttano un bell’appoggio di Mchedlidze.
Dell’Orco 6: fino al 44’ limita alla grande Lazzari che fino a quel momento non si era visto. Ha comunque poca responsabilità sulla giocata del 7 avversario che vale l’assist del 2-1.
(Dal 1’ s.t. Mchedlidze 6: scarsa mobilità e poca autonomia, ma il piede c’è sempre e lo dimostra con l’appoggio a Traore per il momentaneo 2-2).
Krunic 5,5: l’assist per il gol di Caputo e un’accelarazione una in tutta la ripresa. Troppo poco per uno col i suoi mezzi.
Caputo 6: si vede poco, ma in area è sempre letale. Al posto giusto nel momento giusto.
All. Andreazzoli 5: con la squadra falcidiata dalle assenze, è costretto ad un altro cambio in corsa per infortunio. Da capire l’ingresso di Brighi con il risultato di svantaggio, pur avendo Oberlin e Ucan in panchina. Ora la retrocessione è davvero ad un passo, ma indubbiamente le colpe non sono tutte del tecnico di Massa.