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    Empoli: il ds Accardi su Asllani, Cacace e Parisi

    Empoli: il ds Accardi su Asllani, Cacace e Parisi

    Il direttore sportivo dell'Empoli, Pietro Accardi ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Sono un rompiscatole. Come scelgo i calciatori da prendere? Sono un istintivo, il giocatore mi deve trasmettere qualcosa in pochi minuti. Mi deve emozionare. Non sono contrario agli algoritmi, ma decido sul campo. E ho il compito di immaginare il calciatore nel nostro contesto. Nella rosa dell'Empoli ci devono essere tre tipologie di giocatore: quello di prospettiva, quello funzionale al calcio che ha in testa l'allenatore e quello caratteriale, cioè di personalità, che sappia gestire i momenti. Non mi piacevano i numeri, ma ho imparato a leggerli e usarli. Il presidente Fabrizio Corsi mi ha fatto crescere e mi ha dato piena autonomia. Questa è una società snella. Il mio braccio destro è Beppe Colucci, poi abbiamo tre osservatori. E lavoriamo insieme". 

    "Per la nostra realtà è fondamentale il settore giovanile. Dopo l'ultima retrocessione in Serie B cedemmo 20 giocatori su 25, puntando sui ragazzi più forti della Primavera. Adesso abbiamo venduto Ricci in anticipo sui programmi perché Asllani è pronto. I ragazzi li seguiamo a scuola, nell'alimentazione, in tutto e per tutto. Parisi è stato un investimento, eravamo convinti che potesse crescere molto. Cacace lo seguiamo da due anni, piaceva a tanti. E i prestiti sono il giusto completamento della rosa". 

    "A chi viene qui non deve mancare la motivazione: deve capire che ha una grande occasione. E che a Empoli si può sbagliare e imparare. E lo stesso vale per l’allenatore: quando abbiamo scelto di richiamare Andreazzoli, ci ha convinto proprio l'entusiasmo che ha dimostrato. Aurelio più giovane di tanti trentenni, sotto molti aspetti". 
     

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