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    Empoli: il ds Carli spiega le strategie sul mercato di gennaio

    Empoli: il ds Carli spiega le strategie sul mercato di gennaio

    • L.C.
    Consapevolezza. Già, è la parola chiave. Perché è la cosa più importante che l’Empoli ha conquistato, ovviamente insieme ai 15 punti in classifica, in questo sorprendente avvio di stagione. Lo ha fatto a suon di prestazioni, superando un esame dopo l’altro attraverso il gioco ma anche la personalità. Come accaduto domenica, al San Paolo, nella prima trasferta in casa di una big. Una partita che vale 1 punto ma anche qualcosa di più. Come sottolinea il direttore sportivo Marcello Carli. Che parla del 2-2 sotto il Vesuvio, ma anche del mercato che bussa alle porte disegnando una sorta di abbozzo di strategia. Andiamo per ordine, però, con partenza, obbligata, da Napoli.
    «È stata una bella partita – spiega al quotidiano Il Tirreno – credo che si sia divertito anche il pubblico di Napoli. Alla fine potevamo vincere e potevamo perdere, quindi ci portiamo a casa volentieri questo pareggio. Anche perché frutto di una prestazione importante».
    Non era scontato, però, affrontare la prima gara fuori casa contro una grande con questo spirito.
    «Forse non era scontato riuscirci, ma era scontato provarci. Anche perché è l’unico modo in cui possiamo e sappiamo proporci. Fare il contrario avrebbe significato perdere di sicuro. E perdere anche male».
    Ora, dunque, non resta che proseguire così...
    «Siamo felici, ma non illusi. Ci sarà da soffrire fino alla fine, lo sappiamo benissimo. Però partite come quella di Napoli aumentano l’autostima e questo aspetto è importante per sfruttare i margini di sicurezza che ancora abbiamo».
    In che modo?
    «Il positivo porta sempre positivo. L’importante è non diventare superficiali, dare per scontate le cose. Ma conoscendo il gruppo penso che non ci sia questo pericolo. Da domani (oggi, ndr), insomma, testa bassa e pedalare verso la prossima battaglia, perché anche quella contro il Torino sarà una partita durissima».
    Dietro l’angolo, però, c’è anche il mercato: come si muoverà l’Empoli?
    «Stiamo analizzando la situazione in questi giorni. Ma sappiamo che non è semplice rinforzare questo gruppo. Anche perché chi arriva ha bisogno di tempo per inserirsi. Quello che possiamo dire, ad oggi, è che di sicuro l’Empoli non ha intenzione di privarsi dei suoi giocatori più importanti».
    Quindi, tanto per fare un esempio, è sicuro che Rugani non andrà alla Juve?
    «Di sicuro, nel calcio, c’è poco. Sono sicuro, però, che l’Empoli ha tutte le intenzioni di non perdere i suoi pezzi pregiati a gennaio e farà di tutto per comportarsi come si è comportato negli anni scorsi. Vista la posta in palio, la salvezza, un errore di valutazione potrebbe costare carissimo. Diverso è il discorso per chi ha meno spazio, ma anche in questo caso dovremo pensarci».
    E in arrivo?
    «Se ci capita l’occasione di qualche ragazzo interessante, e su cui ci sia la possibilità di lavorare, cercheremo di coglierla».
    E chi è che vi piace?
    «Più di uno, se è per questo».
    Già. E un paio di nomi sono già noti: il grande ex Saponara e il laziale Cataldi.

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