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    Empoli: fate un monumento a Davide Nicola! Ecco i numeri della salvezza

    Empoli: fate un monumento a Davide Nicola! Ecco i numeri della salvezza

    • Carlo Alberto Pazienza
    Con i suoi 6 gol, tutti pesantisssimi, Mbaye Niang è stato certamente determinante nella salvezza dell’Empoli. Lui, assieme a Matteo Cancellieri, hanno messo la firma sulla vittoria con la Roma che ha certificato la terza, storica salvezza consecutiva dell’Empoli in Serie A. È chiaro, in campo ci vanno i giocatori e sono sempre loro a decidere, nel bene e nel male, le sorti di un’azione, di una partita, di un campionato. Ma in una stagione travagliata, contraddistinta da 3 allenatori cambiati, dalla mancanza di reali certezze dal punto di vista tecnico, dall’incapacità di avere continuità di risultati, non può che essere uno e uno soltanto l’uomo copertina di questa impresa. Colui che senza particolari risorse, né quelle che ha ereditato né tanto meno quelle che gli sono state concesse nel mercato di gennaio (eccezion fatta per Niang, che sì è stato decisivo per i gol, ma che a livello di prestazioni, continuità e comportamenti fuori dal campo ha un po’ lasciato a desiderare), senza pronostici a favore e senza ricorrere alla fortuna (tutto si può dire infatti ma non che l’Empoli sia stato fortunato, in particolar modo negli episodi arbitrali), è riuscito a riscrivere la storia di questa società. Parliamo ovviamente di Davide Nicola, il mago delle salvezze  che con il miracolo azzurro ha aggiunto un altro capolavoro alla sua conclusione.

    Come dovremmo chiamare infatti ciò che ha combinato l’allenatore piemonetese? Che alla fine di gennaio ha preso una squadra che in 20 partite aveva raccolto 13 punti, con soli tre successi e appena 11 gol segnati? Che sì ha potuto contare su innesti offensivi validi, come Niang, Cerri e Zurkowski, ma che non si è visto regalare nemmeno un difensore centrale vista la chiara e dichiarata intenzione di giocare, sin dalla prima uscita, con la difesa a tre. In 18 gare Nicola ha conquistato 23 punti, figli di 6 vittorie e 5 pareggi; ha fatto segnare alla squadra 18 gol, subendone solo 19; in 4 occasioni la squadra ha mantenuto la porta inviolata ma in nessuna è stata fuori dalla partita, che fosse contro Inter, Milan, Atalanta o Bologna. A un certo punto della stagione, adesso possiamo tranquillamente ammetterlo, salvarsi era impensabile. Nicola però ci ha sempre creduto, non si è mai scoraggiato né dato per vinto: atteggiamento che evidentemente ha trasmesso ai suoi giocatori. Adesso è decisamente troppo presto per abbozzare un’analisi sul futuro, perchè della rosa attuale Nicola a luglio potrebbe rivedere davvero pochissime facce, che forse si potranno contare sulle dita di due mani. Tra prestiti, cessioni e mancati riscatti, in casa azzurra infatti ci sarà un’altra rifondazione tecnica. Almeno però si parte (si spera) dalla certezza di avere in casa un campione: Davide Copperfield Nicola, il mago delle salvezze

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