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    Empoli: è ancora tutto aperto, il finale sarà senza Alberto Cerri

    Empoli: è ancora tutto aperto, il finale sarà senza Alberto Cerri

    • Carlo Alberto Pazienza
    Chi non l’avesse ancora fatto, sarà meglio che si metta l’anima in pace. Quest’anno, nel bene o nel male, ci sarà da soffrire fino alla fine, senza dare nulla per scontato e senza avere certezze a cui aggrapparsi. Chi l’avrebbe mai detto, infatti, che dopo la vittoria con il Torino, l’Empoli sarebbe andato a Lecce a perdere senza fare un tiro in porta? E chi avrebbe potuto immaginarsi, allora, che la stessa squadra 6 giorni dopo quel brutto ko potesse riscattarsi e  battere il Napoli rimettendo ancora una volta tutto in discussione? Signori, questa è l’Empoli di quest'anno: una squadra indecifrabile, con molte carenze e difetti, ma che non molla mai e che farà di tutto per restare fuori dalla zona retrocessione fino alla fine del campionato. La lotta per non retrocedere quest’anno è più avvincente che mai e con ancora 15 punti in palio fare previsioni è davvero impossibile. I giudizi cambiano di settimana in settimana e l’Empoli in questo senso si conferma formazione davvero inaffidabile. Però c’è una cosa che la squadra azzurra ha dimostrato di saper conservare nonostante alcune deludenti sconfitte: l’identità e la capacità di restare sempre in partita. Per questo, nonostante alle porte ci sia una sfida a dir poco proibitiva, c’è la sensazione che l’Empoli possa fare la sua partita e perchè no provare a studiare un’altra impresa.

    Deve farlo, deve provarci, anche se di fronte avrà una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo, reduce da due qualificazioni (Europa League e Coppa Italia) semplicemente incredibili. Se poi aggiungiamo che nei 15 precedenti gli azzurri sono stati in grado di imporsi solo due volte, ecco che la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta assume i connotati di una vera e propria mission impossible. Anche e soprattutto per gli obiettivi della Dea, a -4 dal quinto posto (e con una partita da recuperare) che le garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League, e per questo per nulla intenzionata a lasciare punti per strada. Le cattive notizie non finiscono qui per l’Empoli, che in settimana ha perso per infortunio Alberto Cerri. L’ex Parma e Cagliari starà fuori probabilmente fino alla fine della stagione, proprio adesso che si era sbloccato (suo il gol vittoria contro il Napoli) e che Nicola sembrava aver deciso di affidargli le chiavi del suo attacco. Insomma, da questo punto di vista la stagione dell’Empoli si conferma piuttosto nefasta, ma di certo l’assenza del suo attaccante non sarà considerato un alibi da Nicola e il suo staff. Quello del gol resta un problema in casa azzurra (va detto comunque che dall’arrivo del tecnico piemontese gli azzurri in almeno tre partite hanno segnato tre reti), ma le soluzioni non mancano. Ad esempio contro la Dea si potrebbe rivedere Fazzini sulla trequarti, più lucido dello Zurkowski un po’ appannato dell'ultimo periodo, con Cambiaghi e Niang titolare al posto di Cerri e Cancellieri pronto a dare una mano dalla panchina. Non cambierà di certo l’atteggiamento, conservativo e attendista. Da questo punto di vista, infatti, nessuna sorpresa: Nicola è stato chiaro più volte in conferenza stampa, in questo momento è l’unico stile di gioco che può portare risultati e contro l’Atalanta non vedremo nulla di diverso. Se poi si rivelerà una scelta azzeccata, sarà il campo a dirlo.

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