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    Empoli: Davide Nicola sembra Re Mida, Mbaye Niang subito decisivo

    Empoli: Davide Nicola sembra Re Mida, Mbaye Niang subito decisivo

    • Carlo Alberto Pazienza
    Per esaltarsi è decisamente presto, anche perchè, proprio in questa stagione, lo stesso copione si era già visto. Nicola ha raccolto 8 punti in 4 gare, una media da Champions League, ma anche Andreazzoli al suo arrivo non aveva fatto tanto peggio: 7 punti in 5 partite. Poi, eccezion fatta per l’impresa di Napoli, l’Empoli di Aurelio si è perso. Parlare di rinascita dunque è prematuro, ma a differenza della squadra di 5 mesi fa, questa si è rinforzata con giocatori che stanno già incidendo, ma soprattutto, partita dopo partita, sembra acquisire sempre più consapevolezza. La mano di Davide Nicola c’è, è innegabile: il tecnico piemontese sembra una sorta di Re Mida, capace di trasformare in oro tutto quello che tocca. Ben 7 gol fatti, ben oltre il 60% di quanto prodotto dagli azzurri nelle precedenti 19 gare; senza considerare il fatto che già due volte l’Empoli di Nicola ha segnato tre volte nella stessa partita, cosa che all'accoppiata Zanetti-Andreazzoli era riuscita una sola volta. E poi la solidità difensiva, l’aspetto senz’altro più curato dal nuovo tecnico azzurro e che sicuramente è determinante nel conseguimento di tutti i risultati, più o meno ambiziosi che siano. E i due gol incassati in queste 4 gare, uno dei quali dalla Juventus, raccontano sufficientemente bene il cambio di rotta che la squadra ha avuto con l’arrivo di Nicola. Che, sin da subito, non ha avuto paura di lanciare il suo 3-4-2-1, convincendo una rosa che, a detta di molti, non aveva le caratteristiche per questo schieramento in campo. 

    Dietro questo mini filotto di risultati utili c’è indubbiamente la mano dell’allenatore, ma anche la crescita di alcuni giocatori che stanno davvero iniziando a rendere per le proprie possibilità. Cambiaghi ancora non ha trovato il gol, ma le sue giocate cambiano spesso l’inerzia delle azioni dei toscani, soprattutto in fase di transizione; Gyasi è ormai una sicurezza a destra, un ruolo che gli si addice alla perfezione; bene anche Cacace sul lato opposto, che sbaglia sempre meno e acquisisce maggior coraggio in ogni gara. Detto della difesa, con Caprile e Luperto assoluti protagonisti, è impossibile non citare l’impatto, diverso per ognuno ma assolutamente decisivo, dei tre nuovi uomini offensivi: Zurkowski, Cerri e Niang. Dopo 4 gol in poco più di 100’, il polacco si è preso due partite di pausa, ma non ha fatto mancare la sua grande intensità nella metà campo avversario; Cerri cresce di partita in partita, il suo gioco spalle alla porta aiuta la squadra a salire e i trequartisti a inserirsi velocemente in area; e poi Mbaye Niang, il “colpo” del mercato invernale azzurro. L’ex Milan, Genoa e Torino, ci ha messo poco più di 15’ per lasciare il segno nella sua nuova esperienza in Serie A: prima ha trasformato con freddezza e personalità un rigore pesantissimo, che di fatto è valso il successo in uno scontro diretto; poi ha lanciato in porta Cancellieri per il 3-1, facendosi perdonare per aver “strappato” il pallone dalle mani proprio del compagno in occasione del rigore. Come detto siamo solo all’inizio, ma se il buongiorno si vede dal mattino, il colore del cielo sopra Empoli sta passando da blu notte ad azzurro acceso.

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