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    Empoli, Carli: 'Tonelli e Saponara sono da Fiorentina, ma...'

    Empoli, Carli: 'Tonelli e Saponara sono da Fiorentina, ma...'

    • Francesco Benvenuti

    A pochi giorni dal derby tra Fiorentina ed Empoli, abbiamo contattato in esclusiva il direttore sportivo dell’Empoli, Marcello Carli, per capire il percorso di avvicinamento degli azzurri ad una sfida così sentita dalla città, ripartendo dagli ultimi fatti d’attualità per una riflessione a 360 sul calcio italiano. 

    Direttore, prima del calciato giocato,i fatti terroristici di Parigi impongono una riflessione che tocca da vicino tutto lo sport: in questo senso, in un clima così particolare, per evitare allarmismi, per la partita con la Fiorentina saranno vietati petardi e materiale pirotecnico e i controlli saranno aumentati. 

    Si rischia di essere banali: quanto successo in Francia non deve portarci ad una vita blindata, altrimenti sarebbe una vittoria per gli autori di questi attentati. La gente dovrebbe essere libera di fare quello che vuole. In questo momento, con così tanta apprensione, la decisione di non portare petardi è assolutamente giusta. Ognuno di noi deve guardarsi dentro, ma spero che questo non ci condizioni la vita, limitando la libertà personale. 

    Tornando a temi più leggeri, qual è il bilancio dei primi mesi con Giampaolo?
    La nostra classifica, con tre punti in più o in meno, avrebbe potato in molti a vedere il mondo in modo diverso, ma non è questo il punto. I risultati spesso condizionano i giudizi, noi siamo contenti sopratutto del lavoro che Giampaolo sta portando avanti con il gruppo. La classifica ci dà morale, ma non dobbiamo farci condizionare dai risultati. Giampaolo è molto preparato, serio e sta incidendo molto sul gruppo e questa è la nostra principale soddisfazione. 

    Si parla frequentemente delle 'cantere' spagnole e delle 'academy' inglesi come modelli da seguire: come mai, a suo avviso, in Italia il modello Empoli è ancora un caso unico?
    Noi abbiamo la fortuna di esser partiti da lontano, dai tempi di Silvano Bini, quindi da  Montella, Melis, Galante. L’Empoli, se dovesse cambiare la propria filosofia, in poco tempo passerebbe agli amatori. Io sono convinto che, comunque, in questo momento nell’Under 21 ci siano 5-6 giocatori di grandi prospettive. Basti vedere Betrnardeschi, Cataldi, Berardi, Romagnoli, Rugani: stanno tornando fuori i talenti. L’Olanda è sempre stata straordinaria nel lavorare con i giovani, ma adesso stanno soffrendo e non sono riusciti a qualificarsi agli Europei: dico questo per far capire che, molto spesso, ci sono dei cicli anche nella maturazione e nella crescita dei talenti, al di là del lavoro che si possa svolgere. Nel giro di qualche anno sono sicuro che torneremo tra i primi nel Mondo. a livello europeo la serie A di quest’anno è al top: tolte 4-5 squadre in Europa, le squadre italiane sono le più forti. 

    Si ha quasi l'impressione che in questo momento ci sia più talento nell’Under21 che nella Nazionale maggiore.
    Sono d’accordo, ma è già successo nel passato. Se nell’Under21 c’è talento, significa che alla base c’è qualcosa di importante. Questo è un campionato bellissimo: Fiorentina e Napoli stanno esprimendo un gioco straordinario, tutto il movimento sta tornando a livelli importanti. Dove bisogna migliorare, perché il calcio italiano in questo è assolutamente carente, è nel tema infrastrutturale. La Fiorentina ha fatto migliorie nello stadio esistente e sta cercando di costruirne uno nuovo; noi abbiamo il problema della pista d'atletica, ma è un rebus risolvibile. La pista, aggiungo, ci dev’essere, ma fuori dal contesto di uno stadio di calcio. Il calcio italiano è più brutto solo perché si gioca in cornici che non hanno più motivo d’esistere. 

    Oggi i tifosi si sono fatti sentire: nell'aria empolese si inizia a sentire il profumo del derby. 
    E’ stato molto piacevole, a Empoli non succede molto spesso e quindi è una gioia anche per il gruppo. I nostri tifosi sono splendidi perché sanno aspettarci ed aiutarci nei momenti più difficili: daremo il massimo, anche se giocheremo contro una squadra che, in questo momento, ci fa pensare sia impossibile fare risultato. Con la Juve abbiamo perso, ma la speranza di fare l'impresa c’era e il campo ha dimostrato questo; la Fiorentina, invece, è una squadra difficilmente inquadrabile, ma i tifosi devono sapere che fino all’ultimo secondo daremo tutto e anche di più. 

    Con le dovute differenze, è azzardato dire che il lavoro di Giampaolo e Sousa sia stato in realtà simile? La sostituzione di due allenatori importanti, l'inizio di un nuovo ciclo dopo annate importanti e, sopratutto, la reciproca capacità di tenere quanto di buono fatto dai predecessori unito alla propria filosofia e alle proprie idee. 
    Credo sia un'analisi perfetta. Montella aveva fatto cose importanti, e rimanere ai vertici per così tanti anni a Firenze è stata una vera e propria impresa, come altrettanto è stato per l'Empoli salvarsi la scorsa stagione. Sia Sarri che Montella avevano chiuso un ciclo straoardinario, ma sono convinto che i nuovi allenatori stiano facendo ancora meglio; ricordo che Sousa, appena arrivato, non accese l'entusiasmo della piazza e la squadra era considerata inferiore a quella della stagione precedente, ma lui è stato perfetto, mantenendo la mentalità di Montella, nel costruire un gioco e risultati importanti. Giampaolo, invece, ha dovuto gestire la perdita di 5 titolari - 6, se consideriamo l'infortunio di Croce - e sta ottenendo cose straordinarie; ha mantenuto il modulo di Sarri per non perdere Saponara, un patrimonio inestimabile per noi. I due tecnici si meritano solo applausi. 

    Dopo tanti anni, l'asse Empoli-Fiorentina (e viceversa) sembra più solido e nelle ultime settimane sono tornate le ipotesi Tonelli e Saponara verso la Fiorentina per il mercato estivo della prossima stagione. 
    Il legame, di fatto, è partito l'anno scorso con Vecino, ma in generale io ho un buonissimo rapporto con Pradè, Rogg, Angeloni. Abbiamo avuto alcuni incontri, anche pochi giorni ci siamo ritrovati per caso in un ristorante e abbiamo a lungo scherzato. C’è un rapporto di stima reciproca: questo, ovviamente, non implica che necessariamente si debbano fare operazioni insieme, ma quando c'è un duplice interesse siamo ben felici di collaborare, come testimoniato dalle operazioni Bittante e Camporese di questa estate. 
    L’Empoli ha 2-3 giocatori che possono giocare a livelli importanti e il prossimo anno devono necessariamente fare il salto di qualità; se lo dovessero fare a Firenze, ben venga, perché nella Fiorentina potrebbero giocare tranquillamente. Per Tonelli quest'estate, negli ultimi giorni di mercato, ci fu uno scambio di battute con Pradè, ma niente di più. A gennaio, comunque, non partirà nessuno, a giugno staremo a vedere cosa accadrà. 
     


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